Ho letto in questi giorni l’indignazione da parte di politici e cittadini per l’esclusione dal finanziamento regionale della proposta progettuale del comune di Cassano allo Ionio riguardante i “Lavori di modifica all’imboccatura del Canale degli Stombi”. Quello che sorprende più di tutto e la mancanza di una corretta informazione.
Addebitare la responsabilità alla burocrazia o addirittura affermare che l’esclusione sarebbe fondata su una pretestuosa e risibile motivazione della mancata appartenenza del porto al demanio marittimo, significa non conoscere i contenuti dell’avviso pubblico e, comunque, continuare a eludere il problema.
La verità è che il porto turistico “Laghi di Sibari” non appartiene al demanio marittimo e questo è stato l’elemento che l’ha escluso dal finanziamento. L’intervento di modifica dell’imboccatura del Canale degli Stombi poteva essere preso in considerazione se fosse stata un’opera di collegamento a una realtà demaniale. La Commissione di valutazione non ha fatto altro che applicare le regole stabilite nell’avviso pubblico per la selezione di interventi infrastrutturali nei porti di rilievo regionale ed interregionale. L’art. 4 – comma 1 – dell’avviso pubblico – soggetti potenziali beneficiari e requisiti di ammissibilità- recita: “ Possono proporre domanda di finanziamento a norma del presente Avviso i Comuni titolari – a norma dell’art.4 della Legge Regionale 17/2005, nonché dell’art.98 c.1 lett.e) della Legge Regionale 34/2002 – di funzioni di amministrazione attiva sulle infrastrutture portuali di rilievo regionale ed interregionale di cui al successivo articolo 5 ”. Il comune di Cassano ha questa titolarità di funzioni? Se sì, può produrre ricorso avverso il provvedimento di esclusione se non ha questa titolarità, parliamo di “aria fritta”. Il comma 5 dell’art. 4 dell’avviso afferma : “Alla data di presentazione della domanda, pena la non ammissibilità, deve essere attestata dal Comune proponente la completa regolarità dell’infrastruttura portuale oggetto di intervento, sotto i profili demaniale marittimo e di conformità agli strumenti urbanistici vigenti”. E’ stata prodotta quest’attestazione da parte del Comune di Cassano? L’art. 5 – ambito d’intervento – dell’avviso pubblico, poi prevede due possibilità : la prima è che l’ambito di intervento della selezione è individuato nei porti, di rilievo regionale ed interregionale, esistenti e funzionanti, le cui opere sono state formalmente acquisite – quali porti – al Pubblico Demanio Marittimo, a seguito di procedura di incameramento completamente definita; la seconda con procedura di acquisizione in atto ma non definita. Noi non siamo in nessuna di queste condizioni e i funzionari regionali non hanno fatto altro che applicare le regole contenute nell’avviso pubblico. Il rispetto delle norme da parte di tutti (privati e enti pubblici) è condizione essenziale per la sopravvivenza di uno Stato Democratico. La realtà è che se i Laghi di Sibari vogliono mantenere il loro status privatistico non consentiranno mai all’Amministrazione Comunale di poter intervenire in maniera sostanziale perché non avrà mai i titoli per partecipare a questo tipo di avviso pubblico. La politica potrebbe prevedere investimenti anche per i porti turistici privati ma questa è un’altra storia.
Cassano allo Ionio 04.07.2017
Il Consigliere Comunale
Franco Tufaro