Le Forze dell’Ordine dispongono un’ispezione considerata “di routine” presso il CAS (centro di accoglienza straordinario) ospitato presso l’Hotel Enotria, ma gli ospiti africani, indispettiti per l’irruzione dei Carabinieri, reagiscono malamente inscenando una manifestazione di protesta e, scendendo in strada, bloccando il traffico.
A questo punto i Carabinieri di Roseto Capo Spulico agli ordini del Maresciallo Marco Carafa, con l’ausilio di altri colleghi della Compagnia di Corigliano, serrano le fila e, mediante il massiccio dispiegamento di uomini e mezzi, bloccano la protesta e la fanno ben presto rientrare. Nel frattempo però tantissimi curiosi e turisti presenti in questo periodo ad Amendolara si riversano sul posto e determinano una situazione di allarme, mentre le informazioni rimbalzate presto sul web alimentano le divisioni e le polemiche su un fenomeno, quello degli immigrati, che sta assumendo proporzioni e contorni sempre più preoccupanti. La protesta, ben controllata dalle Forze dell’ordine, è comunque durata poco ed è rientrata nel giro di qualche ora, ma ha finito per gettare discredito sulle condizioni di vivibilità del piccolo centro dell’Alto Jonio proprio in un periodo in cui c’è l’afflusso dei turisti. Sul posto, a fare ancora da paciere, il sindaco Ciminelli che è entrato nel CAS ed ha parlato con i migranti. Alla base della protesta ci sarebbe la mancata attivazione del WIFI nel CAS, che consente agli ospiti di collegarsi con in familiari in Africa ed il ritardo nell’arrivo dei documenti che permettono loro di lasciare il CAS per poter intraprendere altre destinazioni.
Pino La Rocca