Domani, sabato 1 luglio, partono i saldi estivi e proseguono fino al 29 agosto. Anche nel 2017 sconti al via contemporaneamente in tutte le regioni d’Italia, segno che la partenza in data unica, voluta lo scorso anno proprio dalla Federazione Moda Italia di Confcommercio, ha sortito i suoi effetti.
Ogni famiglia spenderà in media circa 230 euro per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 3,5 miliardi di euro. E’ quanto emerge dall’indagine dell’Ufficio Studi di Confcommercio Nazionale.
La maggior parte degli imprenditori intervistati ha affermato che applicherà inizialmente uno sconto pari al 30%, con incrementi fino 70% nel corso delle settimane.
Le regole e i consigli per gli acquisti in saldo:
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.