La Società “Manifatture Oriolo”, che nell’area industriale di Oriolo produce attrezzature per il sonno (materassi, reti, guanciali…), non ha niente a che vedere con la V.M. srl. e non c’entra niente, dunque, con la vertenza sindacale condotta dalla Fillea-Cgil e dalla Camera del Lavoro di Trebisacce che ha portato il Giudice del Lavoro a disporre il reintegro degli operai licenziati dalla VM srl. In realtà la Manifatture Oriolo ha solo preso in affitto il capannone della VM srl sita nella zona industriale di Oriolo.
E’ quanto ha sostenuto in una lunga nota la “Manifatture Oriolo” chiamata inopportunamente in causa da articoli di stampa e da comparsate sul web. In realtà, secondo quanto si legge nella suddetta nota, la “Manifatture Oriolo” nasce su iniziativa di 4 ex dipendenti della VM SRL a seguito dei licenziamenti collettivi operati da quest’ultima e che hanno portato alla perdita di tutti i posti di lavoro ed alla chiusura dello stesso opificio, a seguito del quale questi 4 ex dipendenti, capi-famiglia e senza posto di lavoro, non riuscendo ad intravedere alcuna prospettiva per il futuro proprio e delle rispettive famiglie, senza poter contare su alcun fido bancario, hanno investito tutte le spettanze arretrate, facendo una scelta abbastanza complicata e rischiosa di creare una nuova attività assumendo 18 dei 31 lavoratori licenziati. Storie di ordinaria quotidianità dunque per il nostro profondo Sud dove, per resistere alla crisi e inventarsi un posto di lavoro, ci vuole forza d’animo e coraggio. Il coraggio che hanno avuto i 4 ex dipendenti VM anch’essa fallita come del resto gran parte delle aziende sorte con tante speranze negli anni ’80 nell’area industriale di Oriolo.
Pino La Rocca