Il 30 maggio scorso, presso l’Aula Magna dell’Istituto comprensivo statale di Cariati si è svolto un altro convegno per la divulgazione del progetto “Biocultour: il futuro dai territori e nei territori”. L’evento è stato moderato dalla prof.ssa R. Scigliano che ha esordito portando i saluti della Dirigente, dott.ssa Maria Brunetti, assente per impegni precedentemente assunti, la quale ha abbracciato le finalità del progetto soprattutto per l’importanza che assume nel processo formativo degli studenti la partecipazione attiva degli stessi e dei giovani in generale.
A seguito, il Prof. Ferrari ha ribadito l’intenzione del corpo docenti di sostenere fattivamente gli obiettivi del Progetto BIOCULTOUR, ben esplicato dal Dott. Urso, Presidente della Cooperativa Le Nove Torri, ente capofila, il quale ha spiegato con efficacia gli intenti del progetto e le strategie per la sua riuscita, mettendo l’accento sull’indispensabile collaborazione delle istituzioni locali e delle realtà associative ed economiche. In seguito, la discussione è proseguita con la relazione dell’archeologo Ernesto Salerno su Enotri E Bretti E L’Archeologia Anellenica Della Sila Greca. Cataldo Russo dell’Associazione Le Lampare ha, poi, presentato I Video promozionali “ I Luoghi Del Biocultour, curati dalla stessa Ass. Le Lampare. Dopo la proiezione del filmato, l’Antropologa Marianna Formaro, nel suo intervento, ha spiegato l’importanza delle figure dell’archeologo e dell’antropologo per la valorizzazione dei territori, l’importanza dei laboratori didattici per la divulgazione del sapere e il ruolo dei concorsi come motore per la produzione e divulgazione attiva dei beni. A conclusione del convegno è intervenuta la Dottoressa Assunta Scorpiniti, scrittrice calabrese rinomata e insegnante nell’Istituto Comprensivo, che ha asserito e spiegato alla platea di studenti che la valorizzazione del territorio deve passare obbligatoriamente dalla sua difesa e tutela. Il progetto, ponendosi l’obiettivo di raggiungere la necessaria crescita dell’identità locale e di appartenenza alla comunità che non può prescindere dalla conoscenza e la tutela dei luoghi stessi, vuole essere di spinta verso il miglioramento dell’accessibilità ai siti archeologici e delle aree naturalistiche tramite la strutturazione di pacchetti eco turistici, puntando anche sulla destagionalizzazione delle presenze. La platea era composta dai tanti studenti particolarmente interessati per i quali i promotori del Progetto hanno strutturato dei laboratori didattici di archeologia, di geologia e di biologia fluviale che avranno luogo nel centro polifunzionale che nascerà a Pruija, nel comune di Terravecchia. Utile e proficuo è stato, poi, il dibattito scaturito dalle numerose domande degli studenti sulle possibilità che il progetto Biocultour crea e su i suoi luoghi di rilevanza.