Linea ferroviaria ionica, Alfieri: Non illudiamoci! Non sarà l’alta velocità!
CORIGLIANO/ROSSANO – Una cosa c’è di amaramente vero e reale nel comunicato stampa della Giunta Oliverio che annuncia l’accordo tra Regione e Rete ferroviaria italiana per la (presunta) riqualificazione della linea ferroviaria ionica: l’aver messo a paragone la qualità dei trasporti della Calabria est con quella del post Unità d’Italia.
Era l’unico raffronto che potesse reggere di fronte l’ennesimo e ingente sperpero di denaro pubblico. E per camuffare l’ennesima presa in giro ai danni del territorio ionico. La verità e le nostre ragioni stanno tutte in questa riga della nota regionale: “l’obiettivo è quello di elevare la linea jonica al Rango C”. Che tradotto significa: qualche lavoro di manutenzione straordinaria lungo la tratta Reggio Calabria – Rocca Imperiale e nelle stazioni, l’eliminazione dei passaggi a livello (a proposito quali saranno le vie alternative?!), cambio delle motrici (era ora!), nessuna certezza sull’elettrificazione dell’intera linea e sicuramente l’esclusione della tratta dall’alta velocità. Un affare da mezzo miliardo ma che continuerà a mantenere questo territorio fuori dalle principali direttrici della mobilità ferroviaria.
A dirlo è il segretario del Movimento nazionale per la Sovranità del circolo Rossano – Città dello Jonio, Rodolfo Alfieri, commentando l’accordo tra Regione Calabria ed Rfi per l’attuazione del progetto di ammodernamento della linea ferroviaria ionica, che sarà presentato a Catanzaro il prossimo Mercoledì 17 Maggio alla presenza del Governatore Oliverio, dell’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Maurizio Gentile, e del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.
Già il fatto che il progetto sarà illustrato da un Ministro della Repubblica – dice Alfieri – che ha demolito le Province e sconquassato gli enti locali, che ha ribaltato le sue posizioni sull’utilità del Ponte sullo Stretto e che è rappresentante di riferimento di quella classe politica che – ricorda – ha promesso mari e monti a questo territorio per poi rimangiarsi tutto (vicenda Tribunale docet!), dovrebbe indurre al sospetto che dietro al faraonico progetto di ammodernamento della ferrovia ionica, annunciato dal Presidente Oliverio, si nasconda un bidone epocale. Probabilmente il più clamoroso per la Calabria, così come del resto lo è stato anche la chiusura dei cantieri della Sa-Rc. Già, perché nell’area ionica dove i servizi per la mobilità sono ridotti al lumicino e gli investimenti sulla riqualificazione strutturale delle strade sono sempre stati attuati in modo cervellotico e mai risolutivo, ci saremmo aspettati un investimento finalmente risolutivo. Invece, no! Così come fatto per la Statale 106 – aggiunge il segretario di MnS -, dove sono stati investiti milioni di euro per realizzare dossi, cunette e rotonde, si farà lo stesso per linea ferroviaria. Che continuerà a non avere una fermata sull’aeroporto di Crotone (nel progetto si parla di riqualificazione della galleria di Cutro che bypassa proprio l’altopiano del Sant’Anna) e ad essere di fatto la più lenta ed inefficiente d’Italia. Infatti, l’elevazione della ferrovia a Rango C, ad esempio, non prevede obbligatoriamente l’elettrificazione della rete, ma solo la garanzia di poter raggiungere il limite di velocità a 160 km/h. Questo con l’impiego di “nuovi” treni ma che potrebbero essere tranquillamente quelli di terza generazione rispetto agli altri utilizzati sulla rete italiana, come lo Swing a diesel! Sicuramente il Rango C – spiega ancora Alfieri – non permetterà di vedere sfrecciare sui nostri binari l’alta velocità e nemmeno i più antichi pendolini, utilizzabili solo su reti con caratteristiche come, per intenderci, la dorsale tirrenica. Saranno eliminati finalmente i pericolosissimi passaggi a livello e questa potrebbe essere un’ottima notizia se solo – ci auguriamo – la Regione e Rfi abbiano pensato come bypassarli. A Corigliano, per esempio, ma così come a Cariati, ci sono passaggi a livello che dividono a metà il centro cittadino. Saranno chiusi tout-court – conclude Alfieri – oppure nello stanziamento dei 500milioni di euro è previsto anche la realizzazione di sottopassaggi?