L’approvazione della legge per l’organizzazione del servizio idrico integrato è un’altra “riforma di sistema” relativa ad un settore che comprende le fonti di adduzioni delle risorse idriche, la gestione della rete degli acquedotti e del sistema di depurazione, e che in questi anni, è stato fonte di disordine gestionale con grave ricadute sui diritti dei cittadini e sui livelli di civiltà nelle nostre comunità.
Ora c’è la possibilità di una gestione unitaria del ciclo dell’acqua e la possibilità di salvaguardare un bene comune di vitale importanza.
E’ una riforma che modifica in modo sostanziale il ruolo delle autonomie a vantaggio della funzione dei Comuni e con la Regione che riduce i propri poteri gestionali esaltando il proprio ruolo di programmazione .
I Sindaci avranno la possibilità di programmare e gestire investimenti, risorse ed entrate per abbattere sprechi e migliorare i servizi. Ciò riguarda non solo il sistema delle acque, ma anche quello della depurazione che in questi anni è stato oggetto di discrasie nelle competenze e nella realizzazione delle gestioni.
La legge approvata apre una stagione di partecipazione democratica e di riorganizzazione sistemica. Nel testo sono inserite norme precise in riferimento alla tempistica di realizzazione degli atti successisi: la votazione per la costituzione dell’assemblea dell’AIC (Autorità Idrica Calabria), l’elaborazione dello statuto e la nomina del Direttore generale e del Consiglio Direttivo, l’affidamento della gestione.
Nei prossimi mesi la Giunta regionale si farà parte attiva perché rapidamente si possa portare a regime il sistema.
Si è sanata oggi un’altra negativa eredità del passato. Sono sei anni che la Calabria attende l’approvazione della legge per la gestione del ciclo integrato delle acque e la sua odierna approvazione è stata il frutto di un lento e meticoloso approfondimento che ci consente di poter dire che un altro impegno assunto fin dalla campagna elettorale e in occasione del referendum per la gestione pubblica dell’acqua.
Un altro importante tassello di una nuova “Calabria in corso” di realizzazione.