Tributi su terreni agricoli da corrispondere ai Consorzi di Bonifica: d’ora in poi bisogna pagarli solo quando si riceve un effettivo beneficio fondiario. Fatta luce, quindi, su una questione molto dibattuta e portatrice di un enorme contenzioso tra le parti che finora ha portato benefici solo agli avvocati lasciando tutta la materia nel limbo delle interpretazioni.
Il consiglio regionale della Calabria, su proposta dell’on. Mauro D’Acri consigliere regionale con Delega all’Agricoltura, ha infatti approvato una norma che corregge la famigerata Legge 11 del 2003 che, secondo quanto sostiene lo stesso consigliere D’Acri, all’epoca avviò una profonda e radicale riforma del sistema consortile calabrese. Con questa nuova norma, secondo quanto sostiene lo stesso consigliere D’Acri, sono state superate le obiezioni sulla natura, la correttezza e l’appropriatezza dei tributi consortili che la Legge 11 imponeva, in modo generico, in presenza di un beneficio “diretto, indiretto e potenziale”, la qual cosa ha causato finora innumerevoli polemiche sfociate, peraltro, in centinaia e centinaia di ricorsi alle Commissioni Tributarie Provinciali.«Nel corso degli ultimi mesi, – ha affermato il Delegato Regionale all’Agricoltura – con la responsabilità e la pazienza imposta dal ruolo e con la piena consapevolezza delle difficoltà in cui si dibatte il sistema agricolo ed agroalimentare calabrese, abbiamo ascoltato tutti i protagonisti del mondo consortile cercando – evidentemente – di considerare e valutare ogni indicazione e giungere ad una soluzione il più possibile sostenibile e condivisa riuscendo a conciliare posizioni abbastanza contrastanti grazie all’interlocuzione con i Consorzi di Bonifica, con l’Anbi Calabria, con le organizzazioni di rappresentanza e con i Sindacati, riuscendo così a raggiungere un risultato più che positivo». Da considerare quindi storiche le due decisioni assunte dal consiglio regionale che sono destinate, si spera, a superare tutte le polemiche degli ultimi anni. E’ stato infatti modificato in modo sostanziale il sistema dei pagamenti delle bollette e da oggi in poi il tributo è dovuto solo quando, grazie all’azione dei Consorzi di Bonifica, si riceve un evidente beneficio fondiario sotto forma di opere di bonifica agricola, tanto per gli immobili agricoli quanto per quelli extra-agricoli.L’altra importante novità, che supera una disattenzione durata più di un decennio, è l’approvazione dei cosiddetti “Piani di Classifica”, lo strumento che consente ai Consorzi di determinare con appropriatezza quando dovuto dai proprietari di immobili che ricadono nel comprensorio consortile.«Mi ritengo, dunque, soddisfatto – ha commentato l’on. Mauro D’Acri ribadendo il ruolo strategico dei Consorzi di Bonifica – per il raggiungimento di questi due importanti e contestuali obiettivi; ora il percorso è senz’altro più chiaro e libero da quelle resistenze che hanno reso il lavoro e la gestione dei Consorzi di Bonifica difficile e segnati da forti contrapposizioni. Su precisa indicazione del presidente Oliverio – ha concluso D’Acri – abbiamo portato avanti un lavoro certosino, durante il quale non ci siamo fatti coinvolgere dalle polemiche ma, come è noto, i risultati non si raggiungono attraverso le forzate contrapposizioni e dunque il mio ringraziamento va a quanti si sono adoperati per raggiungere questo importante risultato».
Pino La Rocca