Come ogni anno il 25 aprile, festa della Liberazione, si è svolta la grande festa popolare e l’incontro devozionale tra la Madonna delle Armi effigiata nella pietra ed i cerchiaresi e i tanti devoti provenienti da ogni parte della Regione. Fin dal primo mattino folle di fedeli si sono ritrovati sul magnifico balcone del monte Sellaro affacciato sulla Piana di Sibari
per fare da cornice alle solenni funzioni religiose, alla successiva processione ed ai riti civili e popolari che accompagnano ogni anno la festa. In particolare per i cerchiaresi, che sono soliti raggiungere il Santuario a piedi lungo “il sentiero dei pellegrini”, il 25 Aprile, come ha ricordato il sindaco Antonio Carlomagno, rappresenta da oltre due secoli, per grazia ricevuta, una data legata indissolubilmente alla venerazione della Madonna delle Armi. Una data che consolida il forte senso della “Identità” che negli ultimi decenni sempre di più è divenuta “Identità di Territorio”. A ragione di ciò e per rafforzare ancora di più questa identità allargata ai comuni vicini da quest’anno il primo cittadino, d’accordo con tutti i sindaci e d’intesa con la Fondazione di Santa Maria, ha proposto di istituire l’Offerta dell’Olio per la lampada votiva alla Madonna delle Armi e, come primo paese offerente, è stato scelto il comune di Civita nella persona del suo sindaco Alessandro Tocci.
Pino La Rocca