Si celebrata oggi, 22 aprile, la giornata della Terra, che, ancora una volta, è servita al solito manipolo di ambientalisti radicali per annoiarci con la tiritera che il nostro pianeta sia moribondo e i suoi abitanti sempre più poveri, anche per via dell’odioso sistema capitalistico che impoverisce e inquina, per cui è necessario correre ai ripari, magari con nuovi proibizionismi e nuove leggi antimercato.
Noi, però, che fanatici non siamo, abbiamo la sensazione che così non sia, poiché il 2016, l’ultimo di cui abbiamo i dati, è stato un anno fantastico, forse per l’uomo il migliore degli ultimi 200 mila anni anche se dal nostro povero punto di vista le cose non sembrano stare così; la crescita è ancora negativa, il PIL è lontanissimo dai livelli pre crisi, la disoccupazione è aumentata insieme al debito pubblico, alla pressione fiscale e all’emigrazione di giovani e meno giovani in cerca di fortuna all’estero.
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