La rassegna teatrale di Aprustum dal 21 aprile al 8 luglio
È stata presentata nella sala giunta del Comune la terza edizione di “Invito al Teatro”, rassegna teatrale ideata e realizzata dall’associazione culturale Aprustum in sinergia con il comune e con il patrocinio della Gas Pollino.
Alla conferenza stampa sono intervenuti il regista e presidente di Aprustum Casimiro Gatto, l’attore della compagnia teatrale Luca Donadio e per il Comune di Castrovillari l’assessore all’Ambiente Pasquale Pace. Puntare sulla cultura e attirare più gente possibile al teatro, partendo proprio dai giovani, questo l’intento principale della rassegna, e per questo gli organizzatori hanno pensato ad un abbonamento a cinque spettacoli a soli 25 euro. Otto spettacoli in programma, dal 21 aprile all’8 luglio, che porteranno al Protoconvento Francescano opere dei grandi nomi della drammaturgia come Aristofane e Pirandello, il teatro di denuncia e quello più leggero, il contemporaneo ed il teatro canzone. Filo conduttore della rassegna saranno la qualità e la varietà delle proposte, ci sarà la compagnia Aprustum in scena e ci saranno compagnie e artisti di livello nazionale. Il sipario del Sybaris si alzerà il 21 aprile con “Tonino Cardamone giovane in pensione”, cavallo di battaglia di Paolo Caiazzo, uno dei comici di punta di Zelig e Colorado Café. L’esilarante commedia napoletana è a cura de L’Allegra Ribalta di Morano e porta la firma di Casimiro Gatto. Il 29 e 30 aprile sarà la volta della compagnia romana Darkside Company con “L’uomo, la bestia e la virtù” di Luigi Pirandello, spettacolo fuori abbonamento. Regista e protagonista dello spettacolo un giovane di Castrovillari, Matteo Fasanella che ha mossi i primi passi del percorso artistico proprio con Aprustum e che da anni è a Roma dove lavora come regista e attore. Ci sarà poi il teatro ragazzi con l’esito finale del laboratorio che sarà un adattamento dell’opera immortale di Aristofane: “Gli Uccelli”. Lo spettacolo, a cura di Aprustum, è previsto per il 12 maggio con ingresso gratuito. Si tratta di una trasposizione integrale de “Gli Uccelli” con uno sguardo però alla contemporaneità senza mai perdere di vista l’elemento ludico e la spontaneità dei ragazzi. Il 20 maggio, un gradito ritorno a Castrovillari, quello di Ulderico Pesce fra gli autori più originali e scomodi del panorama teatrale italiano. Questa volta l’autore lucano, con testimonianze del giudice Ferdinando Imposimato, porta in scena “Moro: i 55 giorni che cambiarono l’Italia” , un intenso monologo sul caso Moro partendo da una prospettiva diversa: quella delle famiglie dei ragazzi della scorta – i primi a cadere sulla scena di via Fani, i primi a essere dimenticati – con un lutto mai completamente elaborato. Il 9 giugno si cambia registro con lo spettacolo concerto dedicato alla grande Gabriella Ferri con Antonella Morea. “Io la canto così!” è un gioco di specchi fra l’interprete e l’oggetto della sua interpretazione. La cantattrice napoletana ripercorre la carriera di un’artista eccentrica, eccessiva, con uno spettacolo sincero ed essenziale, un vero atto d’amore per la cantante simbolo della canzone popolare romana e napoletana. Il 22 giugno Fabio Pagano e Cecilia Ventriglia sono i protagonisti di “Amateurs”, spettacolo fuori abbonamento coprodotto da Sosta Palmizi, dove un uomo e una donna danno corpo e voce, con poliedrica teatralità e fisicità, a grotteschi personaggi, con la ricca coloritura sonora di un prezioso musicante. Con ricercata gamma di linguaggi che vanno dalla commedia dell’arte al teatro dell’assurdo, dal teatro-danza alla pantomima farsesca, a tanta televisione, fra lirismi e anacronismi. A chiudere “Invito al Teatro” due spettacoli di Aprustum il primo dal titolo “42 Kilometri”, il 1 luglio, risultato finale di un lavoro di gruppo attraverso una serie di incontri aventi come tema conduttore la corsa e il runner; il secondo, il 7 e 8 luglio nei chiostri del Protoconvento, è invece il “Masaniello” di Elvio Porta e Armando Pugliese sui leggendari moti del 1647 a Napoli. Uno spettacolo a sua volta storico, questo “Masaniello”, che già nel 1974, quando andò in scena per la prima volta, abolì ogni separazione fra protagonisti recitanti e spettatori.
Domenico Donato
Ufficio Stampa Aprustum