CASSANO – Sull’esempio di quanto avvenuto nella limitrofa Basilicata dopo la realizzazione dei porti turistici di MarinAgri e degli Argonauti, è necessario rilanciare il turismo nautico puntando sulle forti potenzialità portuali dei “Laghi di Sibari”, capaci di ospitare fino 2.500 imbarcazioni da diporto.
Ma per rendere i posti-barca dei Laghi di Sibari accessibili per tutto l’anno e non in modo intermittente, è urgente risolvere in via definitiva il problema dell’insabbiamento del canale degli Stombi che è l’unica via di comunicazione tra le darsene dei laghi ed il mare aperto. E’ quanto sostiene l’avv. Rinaldo Chidichimo imprenditore turistico e componente del Direttivo dell’associazione “Arco Jonico” che non sottovaluta il valore strategico che può assumere una struttura come “I Laghi di Sibari” in una zona a forte vocazione turistica come la Sibaritide. Una zona ricca di strutture e di migliaia posti-letto sorte grazie alle lungimiranti iniziative di imprenditori turistici coraggiosi troppo spesso traditi dalla politica. Posti-letto molto spesso sottoutilizzati, o utilizzati solo per brevi periodi dell’anno, non solo perché marginali rispetto agli aeroporti, alle linee ferroviarie e alle grandi vie di comunicazione, ma anche perché carenti di strutture portuali in grado di attrarre e valorizzare il turismo da diporto che in altre zone svolge un ruolo trainante. In questa ottica, secondo l’avv. Chidichimo, ben venga l’iniziativa promossa dal comune di Cassano Jonio di riesumare un vecchio progetto della Provincia che prevede una spesa di 5milioni di euro attraverso cui concorrere ai finanziamenti relativi al Bando Regionale promosso dalla regione Calabria a favore di interventi infrastrutturali a favore delle portualità calabresi di livello regionale e interregionale. Secondo l’avv. Chidichimo potrebbe essere l’occasione per risolvere in modo definitivo un problema che si trascina da anni, che ha fatto finire in mare tantissime risorse pubbliche senza aver mai risolto il problema in modo radicale e definitivo. Sulla genesi e sulla storia dei Laghi di Sibari a partire dalla loro fondazione ad opera della “Furlanis SPA” l’avv. Chidichimo ha redatto uno studio approfondito che sfocia in una proposta tecnica su come risolvere in modo preventivo il ciclico insabbiamento del Canale degli Stombi, con il quale vuole accendere un focus di discussione che sfoci in una proposta di ripresa e di rilancio del ruolo che i Laghi di Sibari hanno svolto, dalla loro nascita e fino ai giorni nostri, che vedono purtroppo quella straordinaria realtà in una condizione di sempre maggiore abbandono e di degrado. Il porto turistico dei Laghi di Sibari, secondo il titolare dell’Agri-bio-turismo “Torre di Albidona”, ha rappresentato uno degli investimenti più significativi effettuati nella Piana di Sibari, a pochi passi dagli scavi archeologici. Una risorsa che non va dunque sciupata e che va rilanciata all’interno di un progetto di sviluppo più complessivo che abbracci l’intero Arco Jonico che va da Crotone a Taranto e che faccia perno sul turismo nautico. Un progetto che non c’è e che, complice una carente infrastrutturazione, relega il magico anfiteatro naturale della Piana di Sibari, un tempo cuore della Magna Grecia, ai margini dei circuiti turisti nazionali ed europei.
Pino La Rocca