Difficile, almeno per il prossimo anno scolastico, la nascita del Liceo Musicale Paritario a cui sta lavorando fin dal suo insediamento l’esecutivo-Montalti intenzionato a dare la possibilità ai giovani del luogo di valorizzare il proprio talento nel settore della musica e del canto.
Per concretizzare l’istituzione dell’Istituto di II Grado l’amministrazione comunale, oltre a scegliere come sede l’ex Scuola Materna di contrada Murata e ad accendere un mutuo di 480mila euro per adeguarla alle nuove esigenze, ha infatti effettuato un Bando Pubblico con tanto di Commissione per reclutare un soggetto che avesse tutte le carte in regola per far nascere e gestire la nuova scuola. A vincere la gara è stata l’Accademia delle Arti “F. Cilea” di Castrovillari, una vera e propria istituzione nel settore della didattica musicale, con una lunga e qualificata esperienza alle spalle, che ha avuto la meglio sull’altra concorrente l’Accademia Musicale “Gustav Malher” di Trebisacce. Tutto sembrava procedere nel migliore dei modi per poter presentare la documentazione al Ministero dell’Istruzione e avere quindi il “nulla osta” per l’apertura del nuovo Liceo Musicale a decorrere dal prossimo mese di settembre. Lo stesso sindaco Montalti, nonostante i dubbi e le perplessità sollevate dalla Minoranza circa la possibile incompatibilità con una scuola di pari indirizzo a Trebisacce, si diceva sicuro di poter presentare entro il termine previsto del 31 marzo tutta la documentazione necessaria ed avere quindi la prevista autorizzazione. Anche l’Accademia delle Arti di Castrovillari diretta dalla maestra Rosalba Magnoli, dichiaratasi entusiasta del successo ottenuto nel Bando Pubblico, nel frattempo aveva avviato tutte le pratiche di sua competenza per concorrere all’ottenimento del “nulla osta”. Le perplessità manifestate per conto dell’Accademia dallo staff tecnico-legale erano però indirizzate ai ritardi che con cui procedevano i lavori di adeguamento della sede di contrada Murata. Le perplessità si sono rivelate molto fondate nel momento in cui il Comune e il suo tecnico da una parte e l’Accademia ed il suo staff tecnico-legale dall’altra sono andati sul posto per verificare, attraverso il sopralluogo, lo stato dell’arte dei lavori che in effetti sono risultati in alto mare. Da qui la sorpresa e lo stupore da parte della presidente Magnoli e del suo staff: i lavori sono tuttora alla pilastratura dell’edificio che invece, secondo i patti e gli impegni assunti dal Comune, doveva essere pronto per la stessa data del 31 marzo per consentire all’Accademia di trasmettere al Ministero tutto il carteggio, ivi compresa la planimetria particolareggiata dell’edificio. Da qui, a malincuore, l’iniziativa di inviare al Comune una PEC certificata in cui l’Accademia delle Arti ha comunicato al sindaco «l’assoluta e oggettiva impossibilità di procedere all’invio dell’istanza di autorizzazione al Miur, a causa della manifesta carenza dei requisiti basilari…», riservandosi, inoltre, «di dare mandato a un legale di fiducia per il risarcimento dei danni materiali e d’immagine subiti e subendi…».
Pino La Rocca