La comunità parrocchiale San Nicola di Mira e l’associazione culturale “L’Albero della memoria” ancora in sintonia per il recupero e la salvaguardia delle tradizioni popolari. Anche quest’anno, infatti, dopo la realizzazione di un magnifico Presepe nel quale troneggiava la Cattedrale di Norcia semi-distrutta dal terremoto e riprodotte le macerie del terremoto, hanno organizzato l’arrivo di Babbo Natale in carne e ossa che distribuiva doni ai più piccoli e il Presepe Vivente abitato da uno stuolo di bambini e infine hanno riproposto il rito del Viaggio dei Re Magi 

al seguito delle stella-cometa che i fedeli hanno da sempre battezzato“Jàme a ttirà ‘a Stella”. Così anche quest’anno, nonostante il vento gelido e la temperatura sottozero, tantissimi fedeli, nella serata che precede l’Epifania, si sono ritrovati nella Chiesa Madre per recitare quello che il prof. Piero De Vita ritiene essere «uno straordinario atto di fede collettivo e una caratterizzazione storica della devozione e della memoria, capace di generare atmosfere magiche per le vie del centro storico di Trebisacce fino all’arrivo in Chiesa, tra i suoni della zampogna, i canti e la luce vivida della Stella Cometa che guida il corteo dei Re Magi formato da pastori, suonatori e angioletti, verso la Grotta di Betlemme dove adorare la Sacra Famiglia». Come per tradizione, il corteo parte alla chiamata del Sacerdote Celebrante (don Alessio De Stefano) e si avvia, con un procedere lento e scandito dalle armonie della zampogna e dai suoni del “Tu scendi dalle stelle”. Ad orientarli, per tutto il cammino, la luce della Stella-Cometa che, issata sulla navata centrale, fino alla benedizione del Sacerdote, alla consegna ai piedi della Grotta di oro, incenso e mirra e alla gioia dei tanti bambini e genitori presenti. Quest’anno diverse sono state le novità. In primo luogo il numero dei Magi è passato a otto ( 4 coppie di Re e Regine). Una scelta che, come ha riferito il prof. De Vita, ha registrato, insieme alla Chiesa Madre, la partecipazione delle altre 3 parrocchie di Trebisacce, rappresentate ognuna da una coppia di Re Magi e Regine. Un cammino di fede, questo, voluto da Don Joseph Vanson parroco della Chiesa Madre S. Nicola di Mira, condiviso e apprezzato dagli altri parroci. Una tradizione della Chiesa S. Nicola di Mira che è diventata quindi interparrocchiale e dunque patrimonio di tutti, anche nell’ottica di una maggiore condivisione di tutti i percorsi di fede, tra le quattro parrocchie di Trebisacce. Nella comunicazione alla città, don Joseph Vanson ha scritto: “Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo“ ( Mt 2,2). Tutti insieme perciò alla Messa della Stella. Una seconda novità è rappresentata dal rinnovamento del “team storico”: un nuovo zampognaro, il giovane Mario Aloia e un nuovo pastore, il giovane Giuseppe Bellusci che ha sostituito il decano dei pastori, il novantenne mitico zio Giuseppe Malatacca senior che per 67 anni ha svolto il compito del pastore-guida che, con il simbolico agnellino sulle spalle, ha sempre guidato il gruppo durante il cammino per i vicoli del paese e verso l’altare, per adorare la Sacra Famiglia. Commovente la lettera inviata a Don Joseph, letta alla comunità, in cui ha annunciato la “forzata” assenza per l’età e per la salute cagionevole. Ha espresso la volontà di passare “il bastone” che per 67 anni ha indicato la presenza o l’assenza della Stella Cometa e lo smarrimento o ritrovamento di tutti i viaggiatori. Gli 8 magi sono stati curati come consuetudine da Domenico Aino, Maestro della Vestizione, che da 43 anni svolge questo ruolo con pazienza e precisione, coadiuvato da Maria Francesca Aloise e da  Giuseppe Malatacca junior, responsabile da 23 anni dell’organizzazione e del corteo, mentre tutto il cerimoniale è stato coordinato nelle vesti di registi, da Paolo Torsitano e Piero De Vita.
Pino La Rocca