Prove di alleanze in vista delle Amministrative di primavera: no a “carrozzoni politici” finalizzati solo a sbaragliare gli avversari e non a cambiare i metodi e le dinamiche amministrative. Lo sostiene in una nota Davide Cavallo, consigliere comunale di Minoranza in carica e promotore, insieme a Paolo Accoti e ad altri, del Movimento Civico “La Svolta” che si candida alla guida della città avendo come avversario dichiarato lo schieramento politico che nascerà intorno alla figura del sindaco in carica Franco Mundo. 

Stesso obiettivo e stesso avversario dell’altro Movimento Civico “Trebisacce Ideale”, ma entrambi dichiaratisi disponibili alla fusione delle forze per poter essere più competitivi. Tra il dire il fare c’è però chi, come si vede, si mette di traverso invitando ad evitare alleanze e commistioni «con chi, – scrive letteralmente l’avv. Cavallo dopo un lungo di giro di parole – pur dichiarandosi alternativo nei modi e nei metodi, in realtà é identico a chi interpreta il potere come imposizione del proprio volere e negazione della libertà di opinione politica». Sulla strada della fusione tra i due movimenti che nel frattempo continuano ad organizzarsi e ad incontrasi per provare a fare sintesi ed a superare le difficoltà che si frappongono alla fusione, come si vede non c’è solo la scelta, che potrebbe essere dirimente, del candidato-sindaco, ma anche la compatibilità politica tra esponenti politici presenti nei due movimenti che si caratterizzano per esperienze pregresse e sensibilità diverse tra loro e che, quindi, hanno poco in comune per poter dare vita a un’alleanza politica che magari riesca anche a vincere ma che si troverà a gestire la cosa pubblica con un esecutivo composto da persone che non hanno alcun collante in comune. «Trebisacce – ha concluso Davide Cavallo lanciando un vero e proprio macigno nello stagno – ha bisogno di una squadra credibile, seria, innovativa nelle idee e nei progetti, ma soprattutto svincolata da un’intesa raggiunta esclusivamente sulla base di accordi preelettorali che, se non rispettati, possono determinare incomprensioni e fratture capaci di compromettere la futura attività amministrativa».
Pino La Rocca