Rossano – Giovedì 15 dicembre presso la Sala rossa del palazzo San Bennardino si è svolto un tavolo d’ incontro dal titolo “Accogliere la vita. Quale vita?”. Questo incontro fa parte del progetto “La Vita in Cattedra” patrocinata dall’ Arcidiocesi Rossano-Cariati e dalla Consulta delle Aggregazioni Laicali.
A questo tavolo hanno partecipato S.E. Mons. Giuseppe Satriano Arcivescovo di Rossano-Cariati, don Giacomo Panizza fondatore del” Progetto Sud” e Maurizio Alfano ricercatore politiche migratorie. Il moderatore dell’incontro è stato Giovanni Fortino direttore dell’Ufficio Migrantes. Durante l’ incontro sono state ricordate le varie iniziative fatte in questo periodo come l’ assistenza fatta da parte di alcuni volontari durante gli sbarchi avvenuti sulla nostra costa o l’accoglienza e la distribuzione di beni di prima necessità da Don Piero Frizzarin a Santa Maria delle Grazie o a San Domenico da Don Pino Straface. “La presenza dell’altro ci scomoda ci sconvolge-dice Giovanni Fortino direttore dell’Ufficio Migrantes- e non ci fa vedere la ricchezza dell’altro”. Altra iniziativa interessante è quella che coinvolge la comuntà di Paludi . Gli abitanti hanno accolto una famiglia iraniana, la madre è una giornalista e ha incominciato a insegnare inglese a un gruppo di persone. Bella è stata anche la testimonianza di alcuni nostri fratelli che hanno raccontato il motivo e le varie difficoltà incontrate nel raggiungere l’Italia. Don Giacomo Panizza impiegato fortemente nel sociale ha raccontato la sua esperienza nella piana di Lamezia Terme. Da anni egli vive sotto scorta e ha fondato “Progetto Sud” una comunità autogestita per disabili e i locali dove lavorano è uno stabile confiscato alla mafia, e proprio in questo progetto che Don Giacomo ha aperto un centro per aiutare i nostri fratelli stranieri sempre avente sede in un stabile confiscato alla mafia. “Bisogna prendere una posizione – dice Maurizio Alfano- che noi cristiani spesso tralasciamo, la diversità è una ricchezza”. “Bisogna creare rete, bisogna creare una sinergie tra chiesa e istituzioni politiche- dice S.E. Mons. Giuseppe Satriano- e associazioni laicali per creare una fitta rete e sviluppare con opere concrete il tutto”. Integrazione che qualifica creando un tavolo di lavoro per debellare alcuni gravi problemi che affliggono il nostro terriotorio come il caporalato o il lavoro nero.
Antonio La Banca