L’organizzazione malavitosa è dedita alla commissione di numerosi delitti e ne è a capo Cosimo Donato, in carcere per essere un killer del piccolo Cocò.
I carabinieri del comando provinciale di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di un gruppo di persone accusate di far parte di un’associazione a delinquere dedita alla commissione di numerosi reati, tra cui detenzione e porto di armi clandestine, acquisto, spendita e introduzione di banconote false, truffe, furti e ricettazione.
Dalle prime luci dell’alba, nei comuni di Firmo, Lungro, Spezzano Albanese e Cetraro, i carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza stanno dando esecuzione a numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emesse dall’ufficio Gip del Tribunale di Castrovillari,su richiesta del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, dr. Eugenio Facciolla, a conclusione di una complessa attività investigativa condotta dalla Compagnia Carabinieri di Castrovillari.
Le indagini, condotte dai militari della Compagnia di Castrovillari, durate circa un anno, hanno consentito di acquisire elementi di prova circa l’esistenza di un’associazione per delinquere incentrata sulla famiglia Donato, facente capo al noto Donato Cosimo, attualmente in carcere con l’accusa di aver partecipato al triplice omicidio in cui perse la vita il piccolo Coco’. Tra gli arrestati anche la moglie del Donato, accusata di aver assunto un ruolo di vertice nell’associazione, facendo da tramite tra il marito e gli altri componenti del sodalizio.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nella conferenza stampa che si terra’ alle ore 10:30 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza alla presenza del Procuratore della Repubblica di Castrovillari dr. Eugenio Facciolla.