L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, la Prefettura di Cosenza, con il Prefetto Tomao, il Comune di Cassano all’Ionio, con il sindaco Papasso, l’Università della Calabria, con il Rettore Crisci, la Diocesi di Cassano all’Jonio, con il vescovo Savino e L’Associazione Libera contro le mafie, con Don Stamile, hanno sottoscritto nella sede dell’Ufficio del Governo a Cosenza, il Protocollo d’intesa per il riutilizzo a uso sociale di beni confiscati nel comune di Cassano all’Jonio.
Ne da comunicazione il sindaco Gianni Papasso. Nella fattispecie, il complesso immobiliare turistico ricettivo del Sybaris Hotel. La Prefettura di Cosenza, nella sua funzione di coordinamento istituzionale e nell’ambito delle competenze del nucleo di supporto, si è resa promotrice di una rete di partenariato per il riutilizzo sociale dei beni confiscati, al quale i sottoscrittori del protocollo hanno dichiarato la loro disponibilità ad aderire. Le parti in causa, con la firma dell’atto, hanno concordato che la realizzazione di azioni positive finalizzate alla gestione e riutilizzo per finalità sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata, costituisce un importante contributo al perseguimento dell’interesse generale delle comunità locali e nazionale alla promozione umana ed all’integrazione sociale delle persone socialmente svantaggiate, allo sviluppo di opportunità occupazionali per giovani del territorio e alla diffusione della cultura della legalità anche in ambito economico. I rappresentanti delle istituzioni e associazioni firmatarie si sono impegnati, congiuntamente, ad avviare un percorso finalizzato al riutilizzo sociale dei beni confiscati, attraverso l’attivazione di una iniziativa di impresa sociale in ambito ricettivo-turistico, agricolo, formativo e culturale, che verrà realizzata mediante l’elaborazione di un progetto imprenditoriale la cui responsabilità sarà assunta da soggetti selezionati mediante procedure di evidenza pubblica, secondo quanto previsto dall’articolo 48 del codice antimafia. L’iniziativa in questione, dovrà mirare a conseguire un ampio coinvolgimento delle comunità locali ed il massimo possibile di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e di promozione occupazionale dei giovani del territorio. Il conseguimento degli obiettivi sarà realizzato in tre fasi: a)destinazione e consegna del bene confiscato; b)costituzione di una Associazione Temporanea di Scopo che avrà come capofila la Diocesi di Cassano, per la gestione sociale e imprenditoriale transitoria di parte del complesso immobiliare; c)elaborazione di un progetto di impresa sociale per la gestione transitoria e a regime. Tra i compiti e obiettivi assegnati all’ATS, figurano : l’attività di formazione e sensibilizzazione nel territorio e individuazione di nuovi soggetti al fine di migliorare la fase di implementazione del progetto; la gestione temporanea del bene confiscato, anche attraverso l’attivazione di parte delle strutture presenti; l’elaborazione del progetto di impresa sociale, mediante l’affiancamento di gruppi di lavoro specificamente predisposti e l’attivazione di laboratori di progettazione partecipata; e le attività propedeutiche alle procedure di assegnazione definitiva del bene confiscato. Da segnalare, tra l’altro, la costituzione tra i soggetti firmatari del protocollo del “Gruppo degli Enti Promotori” per il riutilizzo sociale del Sybaris Hotel, con la mission di .coordinare tutte le attività necessarie per il conseguimento degli obiettivi prefissati, fino alla definitiva assegnazione in concessione del bene confiscato. I sottoscrittori del protocollo, si sono impegnati, altresì a reperire le risorse finanziarie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi e a individuare strategie e modalità per la risoluzione dei problemi che dovessero presentarsi ed ostacolare il conseguimento del fine comune. Tra l’altro, è consentita, su consenso unanime dei sottoscrittori, anche ad gli altri soggetti ed enti locali di aderire all’intesa per contribuire al conseguimento degli obiettivi. Il protocollo d’intesa ha validità sino al 30 giugno 2018, eventualmente prorogabile di ulteriori 12 mesi e comunque fino alla completa realizzazione delle attività concordate.
Lì, 06.09.2016 Il Capo Ufficio Stampa – Mimmo Petroni –