Stando ai “movimenti” di questi giorni si profilerebbe tale tipo di ipotesi. Cinquantanove lavoratori part-time di categoria “A” avanzano pretese
Nonostante la recente, perentoria, comunicazione inviata dal Ragioniere Generale dello Stato, con la quale viene intimato al Comune di Corigliano Calabro di recuperare somme di denaro indebitamente erogate e liquidate a una serie di dipendenti dell’ente a titolo di premialità e per una cifra che supera il milione d’euro, l’amministrazione del sindaco Giuseppe Geraci sembrerebbe “promettere” un ulteriore aumento di spesa per lo stesso personale comunale.
Veniamo al dunque. Si tratta di ben 59 unità lavorative assunte con contratto a tempo indeterminato part-time, assunte dall’ente circa quindici anni fa senza pubblico concorso ma per effetto della stabilizzazione degli ex lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità al tempo caldeggiata ed ottenuta da parte dei sindacati confederali, Cgil in testa. La stragrande maggioranza di questi dipendenti sono operai generici, rientranti nella categoria “A”. Verso i quali il sindaco Geraci – il quale attualmente detiene la delega assessorile al Personale – ed il suo vice Francesco Paolo Oranges, continuano ad alimentare speranze circa l’aumento delle ore di lavoro del loro contratto facendolo passare dalla tipologia part-time a quella full-time, ma anche speranze d’inquadramento superiore a quello di categoria “A”.
Per farla breve, tali dipendenti comunali, i quali hanno ottenuto un posto di lavoro senza avere partecipato mai ad alcun concorso pubblico come per Legge si conviene nella pubblica amministrazione, oggi avanzano “pretese”, accarezzando la speranza, oltre che del passaggio al full-time anche d’un inquadramento di categoria superiore. Gli stessi dipendenti, inoltre, piuttosto che rifiutare di compiere mansioni non rientranti nel loro inquadramento contrattuale, le svolgono molto più che volentieri. Utilizzandole, poi, per avanzare le loro richieste nei confronti dell’amministrazione comunale. Del valore aggiunto apportato da tali dipendenti al Comune basta domandare ai cittadini che quotidianamente si recano in Municipio per ottenere servizi sulla cui qualità e tempistica d’erogazione vi sarebbe ben molto da scrivere. Il costo mensile di tali dipendenti s’aggira attualmente intorno ai 180 mila euro. Cifra che triplicherebbe qualora il sindaco Geraci decidesse di concedere loro il full-time ed un nuovo inquadramento amministrativo. E ciò rappresenterebbe un ulteriore macigno economico per il Comune.
Ciò che non si riesce a capire è il “come” eventualmente avrebbe intenzione di finanziarle tali eventuale operazioni il sindaco Geraci, non solo e soltanto contro il buon senso ma anche contro la sempre vigente deliberazione della Corte dei Conti n. 12 del 2014. Che impedisce perentoriamente all’amministrazione comunale di Corigliano Calabro d’effettuare anche e soprattutto spese per l’assunzione di personale. La Corte dei Conti, infatti, ha imposto all’ente di non aumentare neppure d’un solo euro la spesa per il personale comunale. Già, proprio mentre l’amministrazione Geraci tiene incontri coi sindacati e con gli stessi dipendenti interessati, promettendo ad essi d’impegnarsi a “studiare” formule attraverso le quali dare e concedere.