ALTO JONIO – Nuova legge urbanistica: contenti i sindaci dell’Alto Jonio i quali, riunitisi per esaminare le novità introdotte dal governo regionale in merito alla nuova legge urbanistica, hanno apprezzato le aperture fatte alle integrazioni suggerite dai sindaci calabresi. «Apprezziamo molto – hanno scritto in una nota i sindaci di San Lorenzo Bellizzi (Antonio Cersosimo), di Alessandria del Carretto (Vincenzo Gaudio), di Roseto Capo Spulico (Rosanna Mazzia), di Canna (Giovanna Panarace), di Plataci Francesco Tursi e del vice-sindaco di Trebisacce (Andrea Petta)

– l’intenzione del governo regionale di restituire alla pianificazione il suo ruolo, fino alla definizione di un testo unico per il governo del territorio che possa indirizzarne i cambiamenti in direzione della sostenibilità ambientale, dell’equità sociale e della vivibilità». I suddetti sindaci hanno tenuto a sottolineare che l’approvazione della legge nella sua versione rinnovata rispetto al passato ha scongiurato in realtà il rischio che la quasi totalità dei comuni calabresi al 31 dicembre 2015 restassero privi di strumenti urbanistici, con conseguenze assai gravi anche per i loro bilanci. «Riconosciamo inoltre alla legge – hanno scritto ancora i sindaci dell’Alto Jonio – il merito di rendere meno farraginose e complicate le procedure di adozione dei PSC (piani di sviluppo comunali – gli ex PRG), sveltendo i passaggi burocratici e facendo sì che gli uffici regionali possano assumere finalmente un ruolo di collaborazione con i comuni e non di semplice controllo». Molto apprezzata dai sindaci la novità che sotto la soglia dei 5mila abitanti, che è la dimensione demografica che riguarda gran parte delle municipalità calabresi, i comuni potranno, scegliendo l’opzione cosiddetta “a consumo zero” di territorio e orientandosi alla riqualificazione e al riuso del patrimonio edilizio esistente, si possano dotare di strumenti urbanistici semplificati e dal costo ridotto per le casse comunali. «Non possiamo, tra l’altro, non apprezzare – hanno concluso nella nota emessa al termine dell’incontro – che si è finalmente addivenuti alla definizione della Legge dopo un’ampia e approfondita ricognizione delle opinioni degli ordini professionali, delle associazioni di categoria e degli enti locali, che hanno supportato il lungo lavoro degli uffici dell’assessorato. E’ così che si afferma il principio della partecipazione democratica e del protagonismo della società civile organizzata nella gestione del territorio e del paesaggio calabrese».
Pino La Rocca