Anno nuovo, problemi vecchi che in particolare nell’Alto Jonio si trascinano ormai da anni e che, specie quelli legati alla sanità pubblica, non sembrano trovare spazio nell’agenda della politica. Se n’è reso conto il presidente Oliverio che, in occasione dell’inizio del nuovo anno, ha scritto una lettera al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per farle gli auguri ma anche per chiederle un incontro urgente
“per ridiscutere – ha scritto il Governatore della Calabria – il Piano di Rientro dal deficit sanitario per la regione Calabria a suo tempo concordato con il Governo del tempo, i cui piani operativi sono scaduti il 31 dicembre 2015». Il ministro Lorenzin non ha esitato e già ieri mattina si è svolto l’atteso incontro presso il Ministero della salute di cui al momento non si conoscono gli esiti, ma nello stesso incontro è stata affrontata la questione degli ospedali di Trebisacce e Paria a Mare alla luce delle sentenze del Consiglio di Stato che ne ha disposto la riapertura. Del resto era stato l’on Giuseppe Aieta presidente della II Commissione “Bilancio e Programmazione Economica”a suggerire al presidente Oliverio di inserire nella discussione il rispetto delle due sentenze definite da Aieta «chiare e pressanti al punto che, in uno Stato di diritto come il nostro, non possono continuare ad essere disattese». In realtà in un’occasione precedente lo stesso Aieta aveva sottolineato il pericolo che l’operato del Commissario ad acta Scura poco incline ad aprire i cordoni della borsa scaricasse i suoi effetti negativi sulla politica perché, secondo l’ex sindaco di Cetraro, è la classe politica eletta dai calabresi che si deve far carico delle gravi criticità esistenti nella sanità ed è alla politica e non al Commissario che i cittadini chiederanno il conto delle inefficienze e della mala-sanità». In realtà la speranza di riavere il mal tolto non è venuta meno, anche se continua a suscitare indignazione tra le popolazioni dell’Alto Jonio e dell’Alto Tirreno il fatto che la politica possa delegittimare il ruolo istituzionale dei giudici facendo carta straccia di sentenze passate in giudicato e non mettendo in discussione il Commissariamento della sanità che finora ha prodotto solo danni. «Quanto è stato fatto finora – aveva infatti scritto Oliverio alla Lorenzin – non ha prodotto miglioramenti significativi nella sanità calabrese e questo sta a dimostrare o una inadeguatezza del Piano di Rientro (e dei conseguenti piani operativi), ovvero una inefficace gestione degli stessi da parte delle diverse strutture commissariali che si sono succedute nel tempo o, peggio ancora, di entrambi». L’incontro tanto atteso ormai si è consumato e resta forte la curiosità di saperne gli esiti al più presto.
Pino La Rocca