Arriva il Natale e anche nei paesi dell’Alto Jonio Cosentino si rinnova la bella tradizione dei presepi viventi. Allestiti per iniziativa delle parrocchie, delle Pro Loco, delle associazioni culturali e di volontariato con il sostegno delle istituzioni locali, trovano negli angusti vicoli degli antichi borghi che grondano storia medievale il loro habitat ideale perché ricordano i luoghi santi della Palestina in cui oltre 2000 anni orsono si è compiuto il miracolo della Natività.
Si tratta dunque di uno scenario e di un palcoscenico a cielo aperto, e quindi del tutto naturale nel quale, in un’atmosfera mistica e ovattata, gli antichi personaggi della natività ed i protagonisti degli antichi mestieri riprendono vita e vengono riproposti a dimensione umana, in carne e ossa e vestiti con i costumi dell’epoca grazie anche alla collaborazione spontanea e preziosa delle famiglie. Due i presepi viventi andati già in scena nell’Alto Jonio il 26 dicembre: quello di Francavilla Marittima, organizzato dall’AUSER e dal Circolo della Terza Età “V. Sassone” con il patrocinio dell’amministrazione comunale guidata da Leonardo Valente e quello di Villapiana organizzato e diretto da Pino Nigro con il patrocinio dell’amministrazione comunale e la collaborazione spontanea di tantissimi cittadini. E’ stato ancora una volta un successo per la copiosa presenza di un gran numero di figuranti, che il regista Nigro ha disseminato con mano sapiente tra gli angusti vicoli del centro storico che, utilizzando anfratti dell’antico borgo e vecchi ambienti ormai in disuso, hanno ridato vita a botteghe, a cantine ed a tanti laboratori degli antichi mestieri, molti dei quali ormai scomparsi. Attraverso le viuzze dell’antico borgo, nelle quali si respirava la magica atmosfera del Natale, il corteo dei figuranti, dei pastori e dei Re Magi, seguito da una folla di curiosi e soprattutto di bambini, è approdato davanti alla sacra grotta nella quale… il Verbo si è fatto carne per abitare tra noi. Davvero uno spettacolo di grande fascino che la gente, a giudicare dalla massiccia e composta partecipazione, ha gradito molto.
Pino La Rocca