Primo appuntamento operativo, quello consumatosi nella mattinata di martedì 29, tra le istituzioni pubbliche e gli investitori privati dei comprensori calabro-lucani, un tempo identificati come Siritide e Sibaritide, per cercare di dare corpo al decollo definitivo dell’Aviosuperficie “Enrico Mattei” di Pisticci (MT) che sorge a mezzora di distanza dai confini con la Calabria.
Sorta originariamente come scalo privato e di servizio, l’avio-superficie fatta realizzare da Enrico Mattei per i suoi continui spostamenti tra le industrie chimiche di cui si occupava, successivamente ripresa e potenziata e incassata l’autorizzazione al trasporto passeggeri da parte dell’Enac, si avvia a diventare “aeroporto regionale della Basilicata”, con buone prospettive per poter essere sponsorizzata dalla parte di Calabria che confina con la Basilicata che sogna di decollare soprattutto per finalizzare le enormi potenzialità turistiche ed agro-alimentari di cui dispone e che, purtroppo, si sente tagliata fuori dai collegamenti aerei per l’accantonamento, forse ormai irreversibile, dell’aeroporto di Sibari. Dopo i contatti informali precedenti, intrapresi e condotti dal vice-sindaco di Oriolo Vincenzo Diego, una folta rappresentanza di sindaci e amministratori dell’Alto Jonio ha preso parte al suddetto incontro per rendersi conto di persona dell’esistente, delle attività di volo svolte nel 2015 e dei progetti che sono in cantiere nel prossimo 2016. Attività che sono state illustrate, con dovizia di informazioni e di dati, dall’ing. Alfredo Cestari presidente della compagnia aerea Winfly che gestisce il futuro aeroporto di Pisticci, il quale ha tra l’altro rivelato che l’avio-superficie “E. Mattei” ha già all’attivo circa 200 voli, provenienti dall’Italia e da altri paesi europei, dallo scorso mese di aprile, da quando, cioè, la società Winfly ha ottenuto dall’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, la certificazione per il trasporto pubblico passeggeri. Al termine dei lavori di un’intensa mattinata di confronto tra istituzioni pubbliche e imprenditori privati è stato possibile ai presenti alzarsi in volo e osservare dall’alto tutta la struttura dell’avio-superficie, che dispone di una pista di 1.400 metri, di una torre di controllo, di un capiente hangar, di un’areo-stazione e di tutti i servizi annessi. «Ci siamo resi conto – ha dichiarato il sindaco di Trebisacce Franco Mundo che ha partecipato all’incontro insieme al vice-sindaco Andrea Petta e d’intesa con il presidente Oliverio a cui non è sfuggita questa iniziativa – che per l’Alto Jonio e la Sibaritide, stante la vicinanza a Pisticci da cui Trebisacce dista solo 50 minuti, potrebbero aprirsi buone prospettive di collaborazione. Del resto – ha commentato il primo cittadino di Trebisacce dopo essersi reso conto che c’è già una realtà in movimento – noi abbiamo l’obbligo di andare oltre i confini geografici e proiettarci su qualsiasi iniziativa possa presentare prospettive di sviluppo dei nostri territori che da sempre pagano un dazio molto forte all’isolamento geografico in cui è relegato il nostro territorio. Ecco perché – ha concluso il sindaco Mundo – la pista “E. Mattei” di Pisticci rappresenta un’infrastruttura aeroportuale sul cui destino è giusto e doveroso aprire una seria discussione». «La Basilicata e la Calabria settentrionale – ha dichiarato in proposito il lucano On. Cosimo Latronico – vivono una grave sconnessione con quasi tutte le modalità trasportistiche, ragione per cui sarebbe un errore non provare a valorizzare una infrastruttura simile, provando ad esaltare il suo potenziale di traffico interregionale con azioni di promozioni mirate”.
Pino La Rocca