Il pubblico delle grandi occasioni ha fatto da cornice nella sala convegni dell’enoteca regionale di Cosenza, all’evento Nero & Nero. Tartufo del Pollino e suino nero brado di Calabria gli attori principali, dopo i saluti del Presidente dell’accademia delle tradizioni Enogastronomiche di Calabria si sono alternati i diversi relatori che sia per il tartufo che per il Suino nero hanno evidenziato come é possibile attraverso la valorizzazione delle eccellenze regionali creare opportunità di sviluppo economico ed occupazione.

D’altronde ha sottolineato Giorgio Durante la Calabria é una delle regioni italiane con il più alto numero di Pat ( prodotti agricoli tradizionali riconosciuti) su queste risorse che rappresentano bene il variegato mondo dei prodotti tipici dei diversi territori bisogna investire per portare fuori dal terreno paludoso il carro Calabria. Il nuovo piano europeo 2014-2020 appena varato potrebbe essere la giusta occasione, e forse l’ultima. Pierfrancesco Rocca della neonata associazione del Tartufo del Pollino si é soffermato sul fatto che ancora c’é tutto un mondo da scoprire nell’universo dei funghi. La lieta novella é che in Calabria c’é il tartufo, ma non solo una varietà ma ben otto diverse, e questo fungo a giusta ragione considerato uno degli alimenti più ricercati e costosi, é sempre piú presente e cercato tanto da sviluppare un mercato sommerso sempre più ricco. Molto prodotto autoctono prende sempre piú la strada dei ricchi mercati del nord Italia. Non poteva mancare un approfondimento su questo prezioso tubero, che puntualmente ha chiarito i diversi aspetti tecnico-gastronomici. Il Prof. Antonio Tagarelli ha invece avuto modo di presentare l’importanza del suino nero brado di Calabria come carni e salumi alternativi ad altri che comprovatamente hanno dannose ricadute sulla salute dell’uomo. Gli acidi grassi che sono contenuti in queste carni fanno parte di quello che comunemente é definito colesterolo buono. Per l’occasione é stata presentata la conclusione di un interessante studio sulla tracciabilità degli alimenti ed in particolare proprio del suino nero brado di Calabria la ricerca promossa nell’ambito della del Psr regionale promossa dall’azienda agricola San Miele di Luzzi ha coinvolto diversi ricercatori ed aziende del comparto di tre diverse regioni. Insomma il suino nero di Calabria esce a testa alta dal confronto con la cinta Senese ed il suino nero dei Nebrodi e finalmente ha una sua tracciatura scientifica grazie a questo importante ricerca dell’Unical La riuscita manifestazione ha avuto un’appendice molto apprezzata una cena a base delle due eccellenze regionali il tartufo ed il suino nero, i pochi posti disponibili, solo cento i fortunati, sono andati a ruba, i numerosi appassionati rimasti fuori possono sperare in una riedizione della cena stessa.

Ufficio Stampa Accademia Tradizioni Enogastronomiche di Calabria

Dir. Resp. Adele Filice