Mentre il sindaco Geraci annuncia la possibilità di dilazionare le rate e il centrosinistra chiede il Consiglio comunale, la gente farà il corteo
Continua a tenere banco, a Corigliano Calabro, la rovente polemica sul vertiginoso aumento della tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani da parte dell’amministrazione retta dal sindaco Giuseppe Geraci e da pagarsi in un’unica soluzione oppure in tre rate a scadenze vicine e ravvicinatissime tra esse. L’aumento, già a suo tempo annunciato dal Comune nella misura del 20%, arriva invece a sfiorare la percentuale del 50.
Ciò a fronte d’un servizio pubblico la cui gestione è oggetto di denuncia quotidiana, con una raccolta differenziata che a dispetto dei tanti annunci da partte dell’assessora all’Ambiente, Marisa Chiurco, ha finora prodotto scarsissimi risultati.
Così da giorni l’Ufficio Tributi comunale è preso letteralmente d’assalto da parte dei cittadini, molti dei quali temono errori materiali di calcolo da parte dello stesso ufficio. Ma di tali tipi d’errori sostanzialmente non ve ne sono. Uditi i “venti di protesta”, il sindaco Geraci s’era affrettato a far sapere che si stava prodigando per la convocazione d’un Consiglio comunale urgente e monotematico per «condividere coi cittadini» la questione.
L’idea è stata però subito abbandonata e lo stesso Geraci, attraverso un comunicato stampa, aveva scaricato la responsabilità dell’aumento della tassa-rifiuti sul Governo nazionale, annunciando d’avere «allo studio soluzioni per cercare di dilazionare le tre rate».
Frattanto, i cittadini si stanno organizzando per marciare in corteo fin sotto la sede municipale di Palazzo Garopoli. La manifestazione di protesta è in programma per la mattinata di domani. Si tratta d’una manifestazione spontanea, scaturita dal social network di Facebook attraverso un gruppo che in pochi giorni ha fatto registrare oltre 7 mila adesioni. Il corteo – informano i promotori – dovrebbe partire in mattinata dal piazzale antistante gl’istituti scolastici di contrada Torrelunga fino a giungere sotto la sede comunale.
Il Partito democratico, il Partito socialista italiano e Sinistra, ecologia e libertà, incece, si sono riuniti presso la sede del sindacato Cgil, unitamente ai consiglieri comunali di riferimento, al fine di valutare la grave situazione venutasi a determinare dall’aumento della tassa.
Il dibattito ha prodotto un documento unitario: «Il sindaco Geraci non può sottrarsi alla necessità d’affrontare il delicato tema dei tributi in un urgente Consiglio comunale, e dovrà spiegare perché non ha adottato un serio progetto di raccolta differenziata dei rifiuti, di lotta all’evasione, d’agevolazioni per le fasce sociali più deboli, di progressività dell’imposta; perciò abbiamo affidato ai nostri consiglieri comunali il mandato di raccogliere le firme necessarie per chiedere la convocazione d’un Consiglio comunale monotematico».
Psi e Sel, inoltre, informano che in questi giorni stanno valutando «l’opportunità di promuovere «un’azione di risarcimento danni collettiva da parte dei cittadini nei confronti dell’amministrazione del sindaco Giuseppe Geraci, che non ha voluto o saputo avviare un serio progetto di raccolta differenziata, imposta per legge».