Gli operai Italcementi di Castrovillari hanno iniziato da stamane lo sciopero della fame e si sono incatenati ai cancelli dello stabilimento. I lavoratori protestano contro l’ipotesi di trasformazione dello stabilimento in centro di macinazione. «Chiediamo – affermano gli operai – che Italcementi faccia marcia indietro sulla volontà di trasformare questo opificio in centro di macinazione.
La Calabria non può essere trattata come figlia di un Dio minore». «Siamo a fianco dei lavoratori. Una protesta che coinvolge non solo la città di Castrovillari, ma anche i nostri comuni di Civita e Frassineto». Lo hanno detto i sindaci di Civita, Alessandro Tocci, e di Frascineto, Angelo Catapano, che si trovano allo stabilimento dove è in corso la protesta dei lavoratori. «Siamo qui per ribadire che Italcementi – hanno aggiunto – deve mantenere fede agli accordi programmatici del 2013 e non procedere a nessuna trasformazione di questo opificio. Non permetteremo che lo stabilimento di Castrovillari venga declassato a centro di macinazione e, soprattutto, che venga ridotto il numero delle maestranze. Siamo e saremo sempre presenti, in questa battaglia di civiltà e di lavoro – hanno concluso Tocci e Catapano – al fianco dei lavoratori».
Giacinto De Pasquale