Assolti i sindacalisti della UIL-Sanità Giovanni Valentino e Vincenzo Leonetti dal presunto reato di diffamazione nei confronti del Primario di Lungodegenza dell’ex ospedale di Trebisacce Francesco Lamenza. Lo ha sentenziato, accogliendo analoga richiesta del Pubblico Ministero, il giudice del Tribunale di Castrovillari Francesco Luigi Branda il quale ha disposto l’archiviazione del procedimento penale nei loro confronti richiesto dal Primario attraverso una denuncia penale,

«perché – a giudizio della Corte – in tema di diffamazione, sussiste la “esimente” (esenzione) nel caso in cui il segretario di un’organizzazione sindacale indirizzi una missiva ai dirigenti amministrativi in cui si censurano le scelte del direttore-medico responsabile di un servizio aziendale… ponendone in dubbio la regolarità e denunciando favoritismi». In pratica la Corte ha ritenuto che nella missiva indirizzata ai vertici aziendali in cui i due sindacalisti della Uil accusavano il Primario di favoritismi e di aver provocato un clima di tensione tra gli operatori sanitari, non fossero ravvisabili espressioni di aggressione personale, bensì funzionali all’esercizio del diritto sindacale in difesa dei lavoratori coinvolti, né che, seppure nell’uso di toni aspri, fossero stati superati i limiti della “continenza espressiva”. Del resto, si legge ancora nel dispositivo giudiziario: «Le censure mosse dagli indagati nella loro veste di rappresentanti sindacali trovano supporto nei provvedimenti della direzione generale dell’Asp con i quali è stata revocata la disposizione di servizio censurata… dai due indagati». «Abbiamo combattuto una battaglia doverosa in difesa dei lavoratori del Reparto – hanno dichiarato con soddisfazione e all’unisono Leonetti e Valentino – ma lo abbiamo fatto in completa solitudine perché le altre OO.SS., in particolare la Cgil e la Cisl, hanno preferito defilarsi, mentre la Fials si è schierata apertamente a favore del Primario».
Pino La Rocca