Atti vandalici sul Lungomare: a ferro e a fuoco quel che resta del vecchio lungomare che sta per essere riqualificato da cima a fondo. Ma tutto questo non giustifica la barbarie compiuta dai soliti teppisti che questa volta hanno divelto, buttato per terra e frantumato ben 14 pesanti lastre di marmo lunghe circa 2,5 metri, larghe 50 e spesse 10 centimetri. Oltre alle lastre di marmo avrebbero divelto, frantumato e buttato sulla spiaggia alcune panchine di ferro e alcune insegne di segnaletica stradale.

Il sindaco Franco Mundo, mortificato per la reiterazione dei fatti, ha presentato denuncia contro ignoti ed ha invitato i cittadini a fornire informazioni utili ad individuare questi autentici teppisti. Gli atti vandalici si sarebbero verificati nella nottata tra sabato e domenica ma, secondo il primo cittadino, è possibile pure che siano avvenuti nella mattinata di sabato ad opera di studenti che marinano la scuola. La scoperta è stata effettuata nella mattinata di domenica 22. «Purtroppo – ha scritto il sindaco in una nota dicendosi molto preoccupato nel pensare che la barbarie possa essere stata consumata dagli studenti – non è la prima volta che fatti del genere si verificano, anche se questa volta i vandali hanno veramente oltrepassato ogni limite». A che serve, si chiedono tanti cittadini preoccupati per una simile barbarie, impegnare tante risorse pubbliche per realizzare la riqualificazione e l’arredamento dell’area del vecchio pontile i cui lavori sono in corso ed il completo ripristino di tutto il Lungomare che dovrebbe iniziare a giorni, se poi ci saranno i soliti vandali a distruggere tutto? «Si tratta – ha concluso indignato il primo cittadino – di atti vandalici gravi e inspiegabili, che mortificano e offendono tutta la città, oltre a deturpare l’ambiente e a danneggiare arredi e strutture che dovranno essere ripristinate al più presto con impiego di altre risorse, a cui dovranno far fronte i cittadini, tra cui anche i familiari dei vandali».
Pino La Rocca