“Sin dal primo giorno del nostro insediamento abbiamo deciso di puntare su interventi di contrasto al disagio, non solo in termini economici. Abbiamo cercato di dare risposte impegnandoci su più fronti, per tentare di alleviare certe situazioni e anche di prevenirle. Questi interventi si collocano in un vuoto amministrativo decennale in cui è mancata, una regolamentazione organica dei servizi socio-assistenziali.
Di fatto, non esistevano i servizi sociali comunali se non per il disbrigo burocratico di pratiche, direi ineccepibile, dei due funzionari dei servizi sociali, uno dei quali andato in pensione qualche giorno dopo il nostro insediamento. Per di più, nei capitoli del bilancio, alla voce servizi sociali c’era praticamente il nulla!
Gli interventi messi in atto dalla nostra amministrazione hanno ridefinito il profilo delle politiche sociali comunali apportando tutta una serie di elementi di novità.
C’è stato il passaggio da un’accezione di semplice assistenzialismo, come luogo di interventi provvisoriamente riparativi del disagio, ad un’accezione di protezione sociale attiva, luogo di rimozione di cause del disagio, ma soprattutto di prevenzione.
Secondo un criterio di distribuzione di competenze, abbiamo cercato di creare una rete, collaborando con altri Enti, comunità, imprese sociali e associazioni del terzo settore arrivando ad un modello di welfare socio-assistenziale caratterizzato dalla capacità di mobilitare le risorse presenti sul territorio secondo un principio di sussidarietà orizzontale.
Per elencare solo qualche esempio, tramite la Confraternita della Misericordiae di Cassano, abbiamo dato vita ad un Progetto di accompagnamento di disabili e malati in grave difficoltà economica, presso strutture sanitarie, uffici pubblici e privati.
Abbiamo istituito un Fondo per alleviare il disagio economico di chi era affetto da gravi patologie.
Attraverso una convenzione con il Banco delle Opere di Carità, abbiamo consegnato mensilmente a 500 famiglie ,economicamente disagiate, per un totale di circa 3000 persone dell’intero territorio cassanese un pacco alimentare di circa 35 kg contenente alimenti di prima necessità.
Per tramite l’Associazione Pace, Ascolto e Solidarietà, abbiamo incentivato le colonie estive per bambini.
Per il diritto allo studio abbiamo concesso, attraverso un bando aperto a tutte le famiglie con reddito basso, esenzioni e riduzioni del ticket della mensa scolastica. Inoltre per l’intera popolazione non abbiamo aumentato, lasciando ad 1,50 euro, il costo del ticket giornaliero del servizio mensa scolastica.
Per gli alunni con disabilità della scuola dell’obbligo, attraverso le cooperative sociali, abbiamo continuato, con fondi comunali, il servizio di accompagnamento fisico, supporto e sostegno nelle funzioni fisiologiche e vitali dell’alunno diversamente abile.
Abbiamo predisposto, ancora, un progetto di assistenza fisica ed educativa domiciliare per i minori disabili e per le loro famiglie.
Inoltre, abbiamo attivato un’equipe professionale per azioni di contrasto al disagio sociale. Equipe formata da assistenti sociali e da uno psicologo. Un’equipe utile all’amministrazione comunale per conoscere i reali bisogni dei cittadini cassanesi e delle difficoltà che essi incontrano nel loro vivere quotidiano. Un’equipe che si sta occupando in maniera integerrima dei casi di dispersione scolastica, dell’individuazione e dell’intervento dei casi di malattia e indigenza, della presa in carico di minori a rischio segnalati dalla Magistratura, dalle scuole, dal territorio in generale. Un progetto che ha ricevuto molti apprezzamenti ed elogi da tutti e anche dal Presidente del Tribunale dei Minori, che ha preso come modello, come esempio per altri paesi della regione Calabria, definendolo più volte il paese finalmente più organizzato dell’Alto Ionio da un punto di vista dei servizi sociali comunali.
Come ultimo atto abbiamo in parte finanziato il progetto della Caritas di Cassano “L’appetito vien studiando”, un progetto che vedrà coinvolti i minori in attività pomeridiane.
In tre anni e mezzo abbiamo cercato di costruire partendo da zero i servizi sociali comunali. Se avessimo avuto più tempo avremmo sicuramente ampliato ulteriormente gli interventi atti a garantire, ove possibile, il superamento di elementi di difficoltà. Gran parte di essi sono stati finanziati con i proventi per il risarcimento danni all’immagine dalla Syndial. Mi auguro soltanto che tutto il lavoro fatto non venga mai vanificato da nessuno e che si possa arrivare ad una continuazione o ad un miglioramento di quanto fatto da noi in soli tre anni!”
Alessandra Oriolo