La singolare, anzi personale, anzi ancora “personalistica” visione dell’informazione locale da parte dell’amministrazione comunale di Corigliano Calabro retta dal sindaco Giuseppe Geraci, fa registrare l’ennesima nota al veleno contro “Il Garantista”, “colpevole” d’informare su quanto accade dentro e intorno a Palazzo Garopoli, e di farlo in modo preciso e puntuale. Oggetto dell’ultima scomposta boutade animata dall’ufficio “propaganda” – altro che stampa – del sindaco Geraci, l’ultima conferenza stampa del primo cittadino oggetto di nostra cronaca poiché disertata, in tronco, dall’intero mondo della carta stampata locale.

Qualunque “sfumatura giustificativa” voglia appannare lo staff del primo cittadino coriglianese, il dato di fatto è proprio quello. E il più che probabile deficit d’autorevolezza attribuito al sindaco Giuseppe Geraci sta proprio in quel dato di fatto. E proprio al primo cittadino di Corigliano Calabro, il quale «nel suo rapporto istituzionale con la stampa locale alla quale coglie l’occasione per ribadire il ringraziamento suo personale e dell’amministrazione comunale per il puntuale e corretto riscontro che essa garantisce quotidianamente all’attività politico-istituzionale dell’ente nell’assoluta e doverosa autonomia e libertà di pensiero, di critica legittima ed anche di proposta all’azione di governo», “Il Garantista” ribatte e ribadisce che la nostra testata non ha alcun obbligo circa l’informazione istituzionale del Comune di Corigliano Calabro, troppo spesso caratterizzata esclusivamente da propaganda che alla prova delle “notizie” – che rappresentano la “base” del mestiere di chi scrive su queste colonne – si rivela pure “ingannevole” per i nostri lettori.
Ridicolo, dunque, appare, il «report documentato che, per sola conoscenza, trasmetteremo anche al direttore del quotidiano – come afferma la stessa nota municipale – perchè su ben 227 comunicati stampa trasmessi dal Comune di Corigliano Calabro nel periodo da giugno ad ottobre scorso, Il Garantista ne ha considerati degni di nota soltanto 77, ovvero il 33% del totale». Il resto, evidentemente, era propaganda allo stato brado.
All’oggetto dell’ultima conferenza stampa evidentemente non eravamo interessati, nè, ovviamente, obbligati. Altrimenti v’avremmo partecipato con l’immutato interesse giornalistico verso i fatti amministrativi e politici della città di Corigliano Calabro che rivestono interesse per i nostri affezionati lettori.
     Fonte Il Garantista