La Società TNC srl (Trasporti Nord Calabria), Azienda di trasporto pubblico con sede in Castrovillari, ha licenziato un Dipendente, “responsabile”, a suo dire, di insubordinazione nei confronti del Datore di Lavoro. La TNC srl non è nuova a comportamenti del genere: già a ottobre 2012 l’Azienda ci aveva provato, licenziando lo stesso Lavoratore, ma una esemplare sentenza del Tribunale di Castrovillari del febbraio 2014 reintegrava il Lavoratore nel proprio posto di lavoro, con contestuale condanna dell’Azienda al pagamento di tutte le spese, nonché all’integrale risarcimento del danno a favore del Lavoratore ingiustamente licenziato.

Oggi l’Azienda ci riprova. Da tempo questo Lavoratore viene discriminato: nell’ordine, è stato trasferito dalla sua residenza di lavoro senza che gli venisse riconosciuta nessuna indennità di trasferta o spese di viaggio; non gli vengono pagati puntualmente gli stipendi (il Lavoratore attende ancora la retribuzione di settembre scorso, nonostante i ripetuti solleciti); lo stesso Lavoratore è stato costretto a ricorrere al pignoramento delle somme a lui dovute, in esecuzione della sentenza di reintegra e risarcimento del danno, poiché l’Azienda persevera nell’inosservanza delle decisioni del Giudice del Lavoro; l’Azienda non ha mai voluto incontrare il Sindacato in rappresentanza del Lavoratore medesimo, e quando è stata convocata dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Cosenza nel vano tentativo sindacale di ricomporre la vertenza, l’Azienda ha rifiutato al Lavoratore la concessione del permesso.  Il Lavoratore è sottoposto, da molti mesi, a un pesante disagio psicologico, mirante a destabilizzarne l’equilibrio psico-fisico: e pensare che il Lavoratore è un Autista addetto a servizio di linea, e che nel suo lavoro quotidiano ha bisogno di non accumulare stress! Oggi, l’Azienda licenzia per la seconda volta lo stesso Lavoratore; ma, prima, la stessa Azienda si “contratta” un “accordo di prossimità”, che riduce i diritti fondamentali dei Lavoratori, ivi compreso il diritto all’eventuale reintegra nel posto di lavoro. La FILT-CGIL Comprensoriale ha fortemente contestato questo sedicente “accordo di prossimità”, perché, prima ancora che nel merito, non ha rispettato le procedure previste. Per questo motivo, la FILT-CGIL Comprensoriale ha chiesto l’autorevole intervento del Dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro di Cosenza.
Purtroppo, dietro la maschera dell’  “accordo di prossimità”, l’Azienda tenta di nascondere le sue vere intenzioni: soffocare ogni forma di rivendicazione dei diritti da parte dei Lavoratori. È il caso dell’Autista licenziato per la seconda volta, ma è anche il caso di un altro Lavoratore, umiliato professionalmente e demansionato dalla stessa Azienda.
Per tutto questo, a parte le difese individuali e collettive che la FILT-CGIL ha già assicurato ai Lavoratori interessati (è stato impugnato il licenziamento, nonché contestata la validità dell’accordo di prossimità), abbiamo chiesto una verifica ispettiva completa su tutte le Aziende che gravitano intorno alla Famiglia “La Valle”, ossia TNC srl, EJOB srl e LVL srl, su cui apriremo altri capitoli, nonché un urgente incontro alla Regione Calabria, Assessorato ai Trasporti, in modo che si dia conto della corretta gestione dei soldi della Collettività (TNC srl fa parte del Consorzio TRC srl, che è concessionario di servizio di trasporto pubblico per la Regione Calabria), con particolare riferimento ai diritti del lavoro e dei Lavoratori.
Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FILT-CGIL Comprensorio Pollino-Sibaritide-Tirreno