Rischiava di essere tratto in arresto invece rimane libero con l’applicazione del solo divieto di avvicinarsi alle persone offese. E’ quanto a disposto il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari per il quarantacinquenne rossanese M.C. , assistito e difeso dall’avvocato coriglianese Giuseppe Vena, deferito presso la locale Procura della Repubblica, a seguito delle numerose denunce a suo carico, che lo vedono ad essere indagato dei pesanti delitti di maltrattamenti in famiglia, stalking e lesioni personali aggravate in concorso ad altri soggetti.
L’uomo è comparso dinnanzi al Gip per essere sottoposto ad interrogatorio di garanzia, per come prevede la legge, a seguito di applicazione di misura cautelare personale, manifestando la propria volontà di voler rispondere alle domande poste per lumeggiare i fatti in contestazione. Al termine dell’interrogatorio, l’avvocato Vena depositava al Gip una serie di denunce-querele che l’uomo aveva sporto presso la caserma carabinieri di Rossano che invece facevano ben intuire lo svolgimento, differente, dei fatti, rispetto a come denunciati dalle persone offese; inoltre, produceva anche referti medici spiegando che il proprio a assistito, per come narrato durante l’interrogatorio, aveva un alibi e che quindi, invece, era quest’ultimo ad essere la vera vittima, riservando ogni azione di legge sul punto.
Giacinto De Pasquale