Chiusa, dopo oltre 35 anni di attività nel campo socio-sanitario, la Casa-Albergo di Oriolo perché sprovvista dei necessari decreti autorizzativi regionali. A procedere alla “disattivazione immediata” della struttura ed a mettere fuori la porta gli anziani-ospiti costretti a cercarsi una collocazione altrove, è stata Raffaela Violetta direttrice dell’UOC (Salute mentale) del Distretto Jonio-Sud – Jonio-nord, la quale ha reso noto di non disporre, come ufficio, di alcuna autorizzazione regionale riguardante la Casa-Albergo di Oriolo.

A insorgere per primo ed a chiedere che l’Asp si attivi subito per l’accreditamento di una struttura che eroga servizi da circa 35 anni, è stato l’on. Carlo Guccione il quale ha fatto presente che si tratta di «un esempio emblematico del disordine in cui versa la sanità calabrese» evidenziando «l’urgenza di un minuzioso monitoraggio dell’esistente, al fine di garantire gli standard assistenziali minimi previsti dalla legge, sia nel pubblico che nel privato”. Intanto l’amministrazione comunale in carica, al fine di evitare i disagi agli anziani ospiti, ha chiesto un incontro urgente ai vertici dell’Asp per sollecitarli a richiedere con urgenza l’accreditamento regionale.
 Pino La Rocca