Straordinari “taroccati” nel post-alluvione del 12 agosto? A leggere bene quella determina sembrerebbe proprio così…
Che il Comune di Corigliano Calabro regali lo “straordinario” ai propri dipendenti? Oggi vi raccontiamo una storia che se non vi fosse da piangere, verrebbe sul serio da ridere. Già, perchè sembrerebbero quasi riaffiorare nella memoria le gags del mitico Andy Luotto, il quale, tanti anni orsono, per pubblicizzare una nota marca di gelati, cantava e prometteva allegramente “Regali, regali, regali!!!”.
Ma a Palazzo Garopoli (foto) invece del materassino, del cappellino e dell’orologione “zazà!”, sembrerebbe proprio si faccia molto ma molto meglio, arrivando finanche a regalare (?) retribuzioni da lavoro straordinario.
Veniamo al dunque, ed ai fatti concreti. Con determina n. 1113 del 27 ottobre scorso, rinvenibile ovviamente sull’Albo pretorio dell’ente, viene impegnata la somma di 24.087,85 euro a titolo di “monte ore per lavoro straordinario riguardante l’emergenza alluvione del 12 agosto 2015”. Nella stessa determina si fa riferimento a un “Prospetto allegato prot. 40208 del 18.08.2015” in cui dovrebbe essere riportato l’elenco delle ore lavorate da parte dei dipendenti comunali. Alla determina pubblicata sull’Albo pretorio non è stato però allegato proprio un bel nulla.
Ma le stranezze non finiscono qui. Che in questa determina vi sia qualcosa di poco chiaro lo mostrano e dimostrano due dati di fatto. In primo luogo il fatto che la Prefettura si sia rifiutata di rimborsare le ore di straordinario effettuate da parte dei dipendenti comunali in occasione del primo sbarco di migranti al porto avvenuto lo scorso mese di gennaio. E – guarda caso – proprio per carenza della documentazione giustificativa che attestasse le effettive ore lavorate da parte degli stessi dipendenti.
In secondo luogo, il fatto che il responsabile del Settore finanziario del Comune, Giovanni Santo, abbia apposto sulla determina a sua firma la seguente dicitura: “Dare atto che la corresponsione dello straordinario è subordinato alla verifica della timbratura da parte degli uffici competenti”. Dicitura che, evidentemente, è stata apposta proprio perchè la documentazione, con ogni probabilità, è del tutto carente.
Finisce qui? Nossignori. Se dividiamo l’ammontare della cifra impegnata – 24.087,85 euro – per un importo medio al lordo d’ora lavorata di straordinario pari a 24 euro (abbondando) otterremo ben 1000 (diconsi mille) ore di straordinario. Che rappresentano ben 125 giornate lavorative da 8 ore cadauna. Il tutto effettuato in soli 6 giorni, tra la data dell’alluvione – 12 agosto – e la data del presunto “prospetto”, il 18 di agosto. E tra l’altro i giorni del 12, 13 e 14 agosto non erano neppure festivi!
Ma non è che qualcuno al Comune di Corigliano Calabro vuole fare il furbetto ed accaparrarsi il cappellino, il materassino e l’orologione “zazà” senza avere neppure comprato il gelato?
Sembra quasi d’essere ritornati alle “somme urgenze” di qualche annetto fa. Già, quelle determine che furono preludio ad un certo “scioglimento” e non certo del gelato, bensì degli organi comunali, e per mafia…