Terra e Popolo: provare ad unire il territorio su una proposta concreta.

Il 23 ottobre alle ore 16.30 presso l’Istituto Tecnico Industriale “Ettore Majorana” di Rossano si terrà il convegno “Energia del Sud” con l’obiettivo di presentare una proposta concreta per rilanciare il sito produttivo Enel di Sant’Irene che tuteli l’occupazione e la salute della sibaritide.

Lo spirito dell’iniziativa è quello di arricchire il dibattito sulla centrale, quasi sempre sterile o basato su proposte aliene al territorio, con una idea concreta totalmente sostenibile che garantirebbe posti di lavoro ma che tuteli, nel contempo, settori chiavi della nostra economia come turismo e agricoltura. Non intende essere una proposta di parte: al contrario viene offerta a tutta la cittadinanza del territorio con l’auspicio di poter costruire una ampia condivisione da parte di tutti, dalle associazioni ambientaliste alle organizzazioni dei lavoratori, passando per associazioni di categoria e, ovviamente in prima fila, le istituzioni locali e regionali.

Non vuole essere neanche una proposta da “o questo o niente”: riteniamo che in questa fase molto delicata sia opportuno un atteggiamento costruttivo e di grande apertura, ma di certo partire da un’idea concreta rispetto ai fiumi di parole e di auspici che si sono sprecati negli ultimi dieci anni, crediamo sia un passo importante e di grande responsabilità.

Al convegno relazioneranno l’ing. Tommaso Crescenzi, del Dipartimento Tecnologie Energetiche di ENEA; l’ing. Augusto Maccari, coordinatore del Comitato Tecnico di Anest; l’ing. Flavio Stasi, autore dello studio preliminare per la riconversione della centrale; Giuseppe Guido, della segreteria CGIL Pollino Sibaritide Tirreno. Modera Anna Russo.

All’iniziativa è stato invitato anche il sindaco Giuseppe Antoniotti, il quale ha garantito la sua presenza ed il suo saluto istituzionale, e sono invitati tutti i sindaci del territorio dal momento che riteniamo che della questione della centrale, come di altre tematiche, debba essere investito l’intero comprensorio.

La scelta di tenere l’iniziativa dentro un Istituto scolastico che si occupa di tecnologia non è casuale: riteniamo si debba concepire lo sviluppo del territorio, quindi ogni iniziativa che lo riguarda, anche in termini di formazione e di lotta all’emigrazione intellettuale che da decenni impoverisce la Calabria ed il nostro territorio.

Associazione Terra e Popolo