L’ex discarica dei rifiuti di Corigliano Calabro continua a “vomitare” percolato. Con l’amministrazione comunale che continua a non affrontare il problema, se non spendendo decine e decine di migliaia d’euro annualmente per lo smaltimento del percolato stesso. Che non risolve il problema. Sul sito di contrada Cotrica cui insiste la discarica, teoricamente l’amministrazione avrebbe l’opportunità di cominciare un processo di bonifica finanziato dalla Regione Calabria.

Già. Ma se qualcuno, in Municipio si prendesse la briga d’elaborare un “piano di caratterizzazione” e di presentarne il progetto in Regione. Ciò, infatti, rappresenta il punto di partenza per un’amministrazione che voglia veramente risolvere il problema.
Col piano di caratterizzazione, infatti, attraverso un progetto d’indagine ambientale e le relative risultanze, s’avrebbe la possibilità di procedere ad un vero e proprio progetto operativo di bonifica definitivamente risolutivo.
Tra il 1999 ed il 2003, il Comune di Corigliano Calabro, nonostante conferisse i propri rifiuti nella discarica di Cotrica continuava a pagare alla Regione la tariffa di conferimento, per centinaia e centinaia, forse milioni, d’euro. Somme che potrebbero essere richieste indietro alla Regione affinchè il Comune possa utilizzarle per approntare il “piano di caratterizzazione” e bonificare il sito. Cosa “suggerita” all’assessora all’Ambiente, Marisa Chiurco, la quale s’era recata ai primi d’agosto scorso da un dirigente regionale. Il quale era però rimasto molto sorpreso, e non certo dal fatto che l’assessora richiedesse indietro i soldi versati all’epoca per finalizzarli ad un progetto di bonifica, quanto per il fatto che l’amministratrice vi si fosse recata senza presentare il benché minimo progetto ed il relativo costo.
In pratica, a quanto ci è dato di sapere, il dialogo tra i due sarebbe stato di questo tipo: – noi del Comune di Corigliano Calabro gradiremmo avere indietro i soldi corrisposti alla Regione a titolo di conferimenti dal 1999 al 2003, in quanto, all’epoca, usufruivamo d’una nostra discarica in loco, e vorremmo utilizzare questi soldi per la bonifica di quest’ultima che ora produce percolato; – ok, va bene, mi fate vedere il progetto, il preventivo per l’elaborazione del “piano di caratterizzazione”, il vostro programma per bonificare il sito?; – Veramente io non ho portato nulla di tutto questo, nè gli uffici comunali li hanno mai elaborati; – e lei pensa che la Regione possa concedere al Comune una cifra sulla base d’un programma di bonifica che non c’è?! Faccia buon rientro a Corigliano Calabro!
Nè da agosto ad oggi s’è “mosso” alcunchè. Eccetto questo: decine e decine di migliaia d’euro per lo smaltimento del percolato da parte della società Ecoross Spa. Le ultime determine sono del 28 luglio, del 4 settembre e del 24 settembre, per una somma complessiva di 31 mila euro.
Forse s’è deciso di procedere così perché dopo l’eventuale bonifica del sito non si potrà mai più appaltare lo smaltimento del percolato?