Si dimette a sorpresa il vulcanico ex candidato sindaco dell’Udc, al suo posto entrerà Francesco Madeo. L’assise ratifica le spese di somma urgenza post-alluvionale
La “scena rubata”. Già, perché la ratifica della delibera di Giunta attraverso la quale l’amministrazione comunale di Corigliano Calabro, retta dal sindaco Giuseppe Geraci, aveva approvato gl’interventi di somma urgenza post-alluvionali dello scorso 12 agosto, nel tardo pomeriggio di ieri e fino a sera è passata in subordine durante la seduta del Consiglio comunale, per via delle dimissioni – annunciate a sorpresa e confermate – da parte del consigliere Cataldo Russo, monogruppo dell’Unione di centro “Con Geraci sindaco”.
L’intera seduta è stata caratterizzata dai “dubbi”, poi via via “schiaritisi”, da parte dei consiglieri delle composite e variegate minoranze, in relazione al rispetto dei termini previsti dalla legge tanto in merito all’adozione della delibera da parte della Giunta quanto alla successiva ratifica da parte dell’organo consiliare. Dubbi di tipo giuridico ma non solo. Sì, perché da parte d’alcuni settori della minoranza consiliare sono stati adombrati pure dubbi “di merito”. Vale a dire di paventate fatturazioni esose delle due ditte incaricate in regime di somma urgenza da parte dell’amministrazione comunale per l’esecuzione degl’interventi di messa in sicurezza di strutture ed infrastrutture cittadine nei giorni immediatamente successivi al drammatico evento climatico registratosi dalla serata dell’11 agosto fino alla tarda mattinata del giorno successivo.
«Una spesa ad ogni modo contenutissima», ha tenuto a precisare e sottolineare il sindaco Geraci: «Ci siamo attestati a 370 mila euro».
Sul merito della delibera ha dettagliatamente relazionato, a inizio seduta, l’assessore ai Lavori pubblici, Raffaele Granata, il quale nel corso della stessa ha fornito ogni tipo di chiarimento richiesto da parte dei consiglieri Elvira Campana e Giorgio Triolo (Nuovo centro destra), Giovanni Spezzano (Partito democratico), Giovanni Torchiaro (indipendente di sinistra) e Francesco Sapia (Movimento cinque stelle). Non è mancato, come al solito, qualche momento di sterile polemica tra alcuni dei consiglieri delle minoranze ed alcuni della maggioranza civica di centrodestra che sostiene il sindaco Geraci e la sua compagine.
La delibera sulle discusse somme urgenze è stata infine ratificata da parte del civico consesso col voto favorevole dell’intera maggioranza consiliare, il voto contrario di Ncd e Cinque Stelle e l’astensione da parte dei consiglieri del Pd.
La somma complessiva di 370 mila euro, nella contingenza post-alluvionale – è stata prelevata dal fondo di riserva ed il Consiglio comunale era chiamato a ratificare la conseguente variazione d’urgenza al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario del 2015.
Al voto non ha partecipato Cataldo Russo. Il quale, consegnata la propria motivata lettera di dimissioni al presidente del Consiglio comunale, Pasquale Magno, dopo la pubblica lettura e dopo un breve intervento svolto “a metà” tra il saluto all’istituzione consiliare e le proprie considerazioni politiche, ha lasciato l’aula non aderendo all’insistente richiesta di “desistenza” dal proposito dimissionario da parte del sindaco Geraci. Oggi protocollerà ufficialmente in municipio l’atto d’abbandono del seggio. Al suo posto entrerà nell’assise civica il primo dei non eletti della lista Udc, Francesco Madeo.
L’ormai ex capogruppo Russo negli ultimi mesi ha incalzato il sindaco Geraci e la maggioranza consiliare su temi importanti che riguardano la “gestione” della burocrazia comunale e i rapporti con l’utenza. A tal riguardo il moderato ha pure inviato una missiva al prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, prefigurando persino l’esistenza di comportamenti assimilabili a «metodi mafiosi» posti in essere da determinati responsabili di settore del Comune. A fronte di tali gravi denunce dalla maggioranza “giungevano” solo silenzi. E ora le dimissioni irreversibili.
Il retroscena
Al cronista già qualche giorno addietro aveva annunciato che nell’imminente seduta consiliare si sarebbe reso protagonista di qualcosa d’“eclatante”. E il cronista aveva pensato ad uno degli ormai consueti “colpi di teatro” politici cui da tanti anni ormai ci aveva abituati. Ma da ieri sera di quei colpi non ne vedremo più, a meno che alle prossime elezioni comunali non si ricandidi.
Il vulcanico consigliere comunale Cataldo Russo – nell’ultima tornata elettorale candidato a sindaco della città – ha infatti lasciato il proprio banco. Non ha ceduto alle lusinghe del sindaco Giuseppe Geraci, che lo stesso ha sostenuto, il quale gli chiedeva di tornare sulla propria annunciata decisione. È uscito dall’aula consiliare di Piazza Municipio tra gli applausi dei consiglieri della maggioranza che sostiene la Giunta Geraci.
La propria decisione, contenuta in una lettera, l’ha consegnata – a sorpresa – proprio durante la seduta di ieri, al presidente del Consiglio comunale, Pasquale Magno.
Nel corso del breve intervento di saluto alla massima istituzione locale, l’ormai ex consigliere, dopo svariati anni di presenza tra quei banchi, ha precisato e sottolineato che il suo non è un addio alla politica, ma che il proprio impegno in politica continuerà, anche se nel segno d’una diversa presenza. Già, fuori da quei banchi…