Salvato dalla scure dei tagli l’ufficio del Giudice di Pace di Oriolo a cui fanno capo altri cinque paesi delle aree interne: Alessandria del Carretto, Canna, Castroregio, Montegiordano e Nocara, i comuni del Mandamento di Oriolo che beneficeranno della “grazia” ricevuta dal ministero della Giustizia e che non dovranno più spostarsi su Castrovillari (distanze medie di 70/80 chilometri) per qualsiasi controversia giudiziaria, come aveva sancito lo stesso Ministero a seguito della chiusura dell’ufficio di Oriolo.

La notizia, trasmessa ieri mattina dal Ministero per il tramite della Corte d’Appello di Catanzaro e del Tribunale di Castrovillari, è di ieri mattina e riferisce che, nell’elenco dei comuni ammessi al mantenimento del Giudice di Pace a seguito della revisione delle circoscrizioni giudiziarie, figura anche Oriolo. Accolto quindi il ricorso dell’amministrazione comunale in carica guidata dal sindaco Giorgio Bonamassa che, avendo preso atto che l’ufficio era stato chiuso a far data dal primo agosto 2015, aveva prodotto ricorso dichiarando di essere disposta a garantire il personale di servizio e i locali per ospitare l’ufficio e ad accollarsi, insieme agli comuni del Mandamento, le spese di mantenimento dello stesso ufficio. In verità, con i tempi che corrono e la moda ormai imperante di chiudere gli uffici periferici, occorre convenire che si tratta di un risultato forse insperato, che vale doppio per un piccolo comune come Oriolo che riesce ad invertire la tendenza ed a segnare un secondo punto a favore dopo i finanziamenti ottenuti per la messa in sicurezza del paese a seguito delle frane dei mesi scorsi. C’è dunque aria di soddisfazione nel palazzo di città per il risultato conseguito frutto anche di un’azione sinergica messa in campo con gli altri comuni interessati dal Giudice di Pace in questione anche nell’ottica della riforma della giustizia che delegherà al Giudice di Pace ulteriori importanti funzioni che non obbligheranno i cittadini di Oriolo al disagio di doversi recare a Castrovillari.
2.042  Pino La Rocca