Arriva l’estate, la popolazione residente aumenta in modo esponenziale per la presenza dei turisti e si va incontro a carenza idrica, tanto che nel centro storico, soprattutto di sera, i rubinetti restano all’asciutto perché la dotazione idrica è insufficiente. Chi è provvisto di autoclave riesce a sopperire con la riserva della cisterna, ma per chi non ha l’autoclave i disagi sono notevoli. Oltre a dover ricorrere all’approvvigionamento manuale, ne va di mezzo l’igiene perché si è costretti a ridurre il consumo del prezioso liquido proprio nel perido in cui serve di più. A sollevare il problema, sulla rete, è stato il capo-gruppo di Minoranza e già sindaco per due consiliature Luigi Bria in quale, dopo aver denunciato la penuria serale d’acqua, parla di «un disagio insopportabile! Di quale turismo, di quale sviluppo – commenta l’ex sindaco ricordando che il suo esecutivo aveva risolto questo problema già 15 anni orsono – si vuole parlare quando viene a mancare una risorsa primaria come l’acqua che mette in crisi perfino l’igiene?». Al rilievo critico del dottor Luigi Bria sul web hanno fatto seguito le proteste di alcuni cittadini. Qualcuno parla di “ritorno a ritroso nel tempo”, qualche altro se la prende con gli amministratori in carica che, impegnati a fare passerella si guarderebbero bene dall’avvertire i cittadini; c’è chi ironizza sulla malcelata presunzione di fare turismo senza assicurare un bene primario come l’acqua e chi, al contrario, ricorda a tutti che questo problema è sempre esistito e non è stato mai risolto.
Pino La Rocca