L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Aurelio chiama a raccolta la comunità albidonese per tributare un encomio solenne a Francesco Salandria, 20 anni, figlio di Albidona, valido calciatore professionistico, militante nel ruolo di centrocampista di regia nelle file della Reggina sin da quando aveva 13 anni e approdato piano piano prima in serie B e a seguire nel Campionato di Lega-Pro dove ha militato l’anno scorso contribuendo in modo determinante, come miglior uomo in campo, al salvataggio della Reggina nello spareggio per non retrocedere contro il Messina. I discorsi celebrativi pronunciati in suo onore e la cerimonia di consegna di targhe e pergamene da parte del Sindaco e della Pro-Loco guidata da Francesco Salvatore, si è svolta nel corso del consiglio comunale di giovedì sera alla presenza calorosa di tanta gente comune orgogliosa dell’appartenenza alla comunità, i parenti tutti, gongolanti di felicità, tra cui la mamma Caterina ed il papà Giuseppe originario di Amendolara e residente ad Albidona dove Salandrìa, da tutti chiamato Ciccio, ha frequentato le scuole dell’obbligo e tirato proprio qui i suoi primi calci al pallone, prima di spiccare il volo per Reggio Calabria. Alla festa, conclusasi con un immancabile bouffet di prodotti tipici, oltre al sindaco Aurelio con tanto di fascia tricolore, al vice-sindaco Michele Urbano, agli assessori Lello Golia, Giovanni Munno e Matteo Rescia e Vincenzo Scalise in rappresentanza della scuola di Calcio “Scalisiana”, i quali hanno avuto parole di grande stima e apprezzamento non solo al calciatore Salandria ma soprattutto all’uomo-Salandria che, sradicato in tenera età dal suo paese a approdato in una grande realtà urbana, ha tenuto sempre la testa sulle spalle e la barra diritta riuscendo tra l’altro a conseguire il diploma di Ragioniere. «Il successo non arriva mai per caso o per fortuna –hanno detto all’unisono il sindaco Aurelio e l’assessore Golia – e, paradossalmente, in questa occasione potrebbe sembrar strano constatare che non arriva nemmeno per gioco. Il successo, l’affermazione sportiva e comunque in qualsiasi settore, è il risultato esatto di una serie di addendi; è il prodotto di una addizione in cui concorrono tanti e diversi elementi, quali la volontà, l’impegno e la passione in primis. Cose che a Ciccio Salandria non hanno fatto mai difetto».