Un trasferimento che s’“annunciava” ormai da tempo a Corigliano Calabro. E che oggi è divenuto esecutivo anche per “cause di forza maggiore”. In particolare per l’“inibizione logistica” d’ampi spazi dell’Autoparco comunale di contrada Bonifacio, dov’è allocato il palazzetto che fino ai giorni scorsi ospitava (pure) il Comando della Polizia municipale.
I vigili proprio in questi giorni stanno “sloggiando” dal palazzetto comunale di contrada Bonifacio, a metà strada tra il centro storico cittadino, dov’era ubicato il Comando fino ad un paio d’anni fa, e la popolosa e di gran lunga più “centrale” frazione dello Scalo. Ed è proprio allo Scalo che in questi giorni si stanno trasferendo i vigili coriglianesi. Il Comando è tuttora in fase d’“allestimento logistico”, ma già quasi pienamente operativo. Il palazzo comunale che da ora in poi ad esso farà “posto” è il grande edificio dell’ex Hotel Zagara (foto) che insiste su Via Provinciale ed in cui hanno sede la Delegazione municipale dello Scalo e una serie d’uffici pubblici di pertinenza d’altre amministrazioni.
D’altronde, come unanimemente riconosciuto, il palazzetto di contrada Bonifacio che in questi ultimi due anni ha ospitato il Comando di Polizia municipale non era idoneo a soddisfare le esigenze, non solo del corpo dei vigili, ma anche e soprattutto quelle dei cittadini coriglianesi, i quali, in massima parte gli anziani, incontravano non poche difficoltà nel raggiungere coi mezzi pubblici l’area comunale in cui insiste l’Autoparco.
Nel palazzo comunale “Ex Zagara” dovrebbero trovare allocazione pure l’Ufficio commercio e lo Sportello unico per le attività produttive, attualmente ubicati nella sede municipale di Palazzo Garopoli, e l’Ufficio relazioni col pubblico.
Il palazzetto di contrada Bonifacio che finora ha visto attivo il Comando di Polizia municipale, è ora destinato interamente ad ospitare gli uffici di servizio dell’Autoparco, alcuni dei quali fino a pochi giorni addietro ubicati all’interno dell’altra struttura che insiste nell’area ed entrata da tempo “nell’occhio del ciclone” perché oggetto di denunce da parte dei dipendenti comunali. I quali, attraverso il sindacato Cgil, hanno posto in evidenza che la copertura ed altri elementi strutturali necessitano di un’accurata operazione di bonifica poiché composti di materiali chimici altamente nocivi alla salute dei lavoratori, come lastroni e pannelli d’eternit-amianto. Locali insalubri, quindi, che da oltre una decina di giorni sono inibiti all’ingresso da parte dei lavoratori stessi per come disposto dal responsabile comunale del settore Ambiente e manutenzione che ha insistito sulla richiesta di bonifica.