Ignoti durante la notte tra sabato e domenica scorsi si sono introdotti furtivamente nel complesso carsico delle Grotte di Sant’Angelo, a Cassano Jonio, ubicate ai piedi del Monte San Marco alla periferia nord della cittadina, e, approfittando del buio, hanno asportato circa duecento metri di cavi elettrici dalla linea esterna dell’impianto d’illuminazione, al sicuro scopo di prelevarne il rame in essi contenuto.
I ladri del prezioso metallo sono riusciti ad accedere con facilità nell’area dove insiste il sito carsico, al fine di compiere la loro preventivata azione criminosa.
A giudicare dai segni lasciati sulla porta d’ingresso alle Grotte, sembra che la banda che ha agito abbia cercato di forzarla per introdursi anche all’interno. E se ciò fosse avvenuto il bottino sarebbe stato molto ma molto più proficuo.
L’atto vandalico e furtivo ha provocato danni consistenti agl’impianti d’illuminazione esterno ed interno delle cavità carsiche ed ha avuto come effetto immediato la conseguente chiusura temporanea del sito.
Il sindaco della città, Gianni Papasso, appena informato dell’accaduto, ha espresso il proprio disappunto ed ha condannato gli autori di tale gesto che, oltre a danneggiare un bene pubblico, ne impedisce pur se temporaneamente la sua fruibilità, offuscando così l’impegno incessante da parte dei rappresentanti istituzionali verso una sempre piena e migliore fruibilità dello stesso.
Il primo cittadino confida ovviamente nell’opera investigativa da parte delle forze dell’ordine, cui è stato immediatamente denunciato quanto accaduto affinché gli autori del furto siano al più presto identificati e perseguiti.
Non si fermano, dunque, i furti di rame nel territorio, un fenomeno che da alcuni anni sta provocando danni ingenti e forti disservizi. Le Grotte di Sant’Angelo non sono nuove ad episodi del genere: erano già state prese “di mira” dai ladri nell’aprile di due anni fa. Quel furto era stato subito scoperto dal personale addetto al sito e subito denunciato alle forze dell’ordine.