Il titolare delle deleghe al Bilancio e al Personale avrebbe già “tratto il dado”. Il sindaco Geraci suda per trattenerlo: sarebbe il terzo a “fuggire”
Tanto tuonò che piovve. Ovviamente. E alla fine avrebbe “mollato” l’assessore al Bilancio e al Personale del Comune di Corigliano Calabro, Vincenzo Iannuzzi, tecnico “esterno” in tutti i sensi perchè non residente in città, fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Geraci nella propria “squadra” amministrativa dopo averlo “sperimentato” in qualità di responsabile di settore.
L’“uomo di Geraci” che doveva cercare di far quadrare i conti nel bilancio d’un Comune dalle casse disastrate e cercare di mettere “mano risolutiva” sull’annosa questione della poco efficiente pianta organica municipale, ieri mattina avrebbe comunicato al sindaco di voler lasciare l’incarico da qui a qualche giorno pur non avendo ancora protocollato la lettera di dimissioni.
Ciò dopo avere relazionato per oltre due ore, durante la seduta dell’ultimo Consiglio comunale tenutasi nel pomeriggio precedente di martedì, sul documento di bilancio consuntivo del 2014 che l’assise civica ha approvato coi soli voti della maggioranza civica ispirata al centrodestra che sostiene l’amministrazione Geraci.
Iannuzzi già nelle scorse settimane – e noi ve ne avevamo dato puntualmente “conto” – aveva manifestato l’intenzione di dimettersi a causa d’una serie di forti dissapori che sarebbero emersi in seno alla giunta Geraci. Non solo. L’assessore avrebbe pure manifestato energiche “rimostranze” circa l’impossibilità di trovare una soluzione che potesse non fare “emergere” un’ipotetica imbarazzante faccenda che lo avrebbe riguardato tempo addietro come privato cittadino, a causa, pare, d’una sanzione amministrativa per una contravvenzione ad una particolare ordinanza comunale reiterata nel tempo e di recente anche da parte dello stesso sindaco Geraci. Sindaco che con l’uscita di scena di Iannuzzi sarebbe già al terzo assessore che perderebbe “per strada”, e che starebbe in queste ore cercando di fare il possibile e l’impossibile per “trattenerlo”.
Infuocata la seduta del Consiglio comunale di martedì, animata proprio dalla lunga relazione di Iannuzzi sul conto consuntivo. L’assessore sarebbe stato in più passaggi piuttosto “severo” nei confronti dei suoi colleghi di giunta, i quali gl’impedirebbero di perseguire i propri propositi amministrativi di riduzione e tagli alle spese dell’ente e di razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse umane, del personale dipendente. «Mi servirebbero due anni di tempo per aggiustare le cose, ma…», avrebbe confidato con sconforto ad un consigliere di minoranza durante la stessa seduta consiliare di martedì, e ieri al telefono ad un’altra consigliera, sempre della minoranza.
E proprio le minoranze, che hanno lasciato l’aula non partecipando al voto sul consuntivo, hanno espresso forti critiche all’indirizzo del presidente del Consiglio comunale, Pasquale Magno, il quale avrebbe frettolosamente chiuso ogni possibilità di dibattito sul documento contabile dichiarando aperta la votazione. Aspre critiche pure da parte di Cataldo Russo, capogruppo Udc e da qualche tempo sostenitore del sindaco Geraci.   


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