Insieme al bulgaro suo compagno di sventura voleva dormire riparato in un fabbricato
E’ caduto nel vuoto. “Volando” giù da oltre quattro metri d’altezza, da un garage a pianterreno ad un altro interrato ed ancora in costruzione ma con alla base una piattaforma di cemento. Ha sbattuto forte la testa ed è rimasto ferito. A vederlo – dicono – sembrava gravissimo.
Insieme ad Ivan, l’amico bulgaro suo compagno di sventura, aveva scavalcato la recinzione della bella palazzina in costruzione che insiste davanti alla loro “dimora-anfratto”, con di fronte, dall’altro lato, l’edificio scolastico delle medie locali.
Siamo nella popolosa frazione Cantinella di Corigliano Calabro.
“Costantino” – così lo chiamano – è il rumeno “randagio” di cui abbiamo scritto nell’edizione di ieri del nostro giornale, su queste stesse pagine. Proprio mentre andavamo in stampa i sanitari del 118 lo stavano trasportando d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale “Guido Compagna”. Da dove è stato subito dopo trasferito per essere trasportato all’ospedale dell’Annunziata, a Cosenza. Per fortuna la sua vita non è in pericolo. La grave caduta accidentale – che gli sarebbe potuta essere fatale – è stata causata probabilmente da una distrazione unita al fatto che aveva bevuto un po’ troppo. Difatti, nel nosocomio cosentino, Costantino è ricoverato in “coma etilico”. Il povero ha trascorso tutta la nottata e l’intera giornata di ieri nel Pronto soccorso dell’Annunziata, dove i medici gli hanno “ricucito” varie ferite riportate soprattutto al capo, che ha sbattuto forte sul cemento.
Sul posto, verso le 22,30 di mercoledì sera, erano intervenuti pure i carabinieri dopo l’allerta al 118 dato dalla dottoressa Carmen Promenzio, in servizio presso il posto di guardia medica cui s’era rivolto allarmato il bulgaro Ivan dopo aver visto l’amico rumeno precipitare nel vuoto.
Adesso bisogna aiutarli a vivere: hanno già “sopravvissuto” abbastanza…