Sembrano implorare aiuto e protezione: sono i nostri amici più fedeli, ma spesso vengono trattati, non sempre a ragion veduta, come carcerati, chiusi un una gabbia che assomiglia molto ad una prigione. Parliamo di due giovani cani da caccia che, nella civilissima Trebisacce, vengono tenuti in anguste gabbie ed esposti… al freddo e al gelo. In realtà, nonostante l’approssimarsi della primavera, fa ancora freddo e piove e destano compassione quei poveri cuccioli tenuti, magari in perfetta buona fede, in una condizione poco confortevole e poco confacente con la condizione di un essere vivente. Li ha scoperti e si è fatta carico di venire loro in aiuto Michela Amendola che tutti conoscono per il suo carattere gioviale e molto sensibile verso gli amici a quattro zampe. Ha già provato a sensibilizzare chi di dovere, senza però aver ricevuto risposte confortanti. «Chiedo umilmente aiuto alle Istituzioni – questo l’appello lanciato da Michela che non vuole recare fastidi e danni al proprietario – perché quei poveri cani vengano liberati dalla prigione e tenuti in una condizione più dignitosa».