Del “No alle trivelle” nel mare Jonio che bagna il tratto costiero casentino s’interessa non solo il mondo degli adulti, attraverso le istituzioni elettive locali, i rappresentanti dei partiti politici, delle associazioni, dei comitati “ad hoc”.
Se ne interessano pure i bambini. E se ne interessano con partecipazione ed animata passione circa il loro futuro “da adulti”, in una terra accarezzata da quelle multicromatiche acque, sulle cui leggere onde estive hanno imparato a nuotare dopo avere giocato con palette e secchielli a costruire castelli di sabbia.
Doveva essere una conferenza stampa quella organizzata nella mattinata di ieri dalla dirigente scolastica Susanna Capalbo nella sala conferenze del plesso elementare “Marilena Amerise” dell’Istituto comprensivo “Erodoto da Thurii” di Corigliano Calabro.
E invece no: è stato un dibattito serio e serioso tra un nutrito gruppo d’alunni preparatissimo e documentatissimo sullo scottante tema delle trivellazioni in mare, autorizzate dal Governo nazionale in favore d’alcune compagnie internazionali che nel mondo s’occupano d’estrazioni petrolifere per incrementare la vendita dell’energia da combustibile.
Quella di ieri doveva essere la presentazione dell’appuntamento di domani alle 16,30 presso il “Centro d’Eccellenza” di Corigliano Scalo, col convegno sulle trivellazioni organizzato dalla stessa scuola al fine di coinvolgere i ragazzi sulle problematiche ambientali della loro terra, nel progetto più ampio di formazione delle coscienze.
Un convegno cui parteciperanno tutte le scolaresche cittadine d’ogni ordine e grado e che vedrà la partecipazione dell’esperta professoressa Alvina Colella, docente di Geologia all’Università della Basilicata, e d’alcuni rappresentanti dei coordinamenti “No triv” di Basilicata e Calabria tra i quali Pierluigi Colletti e Francesco Forciniti, presenti ieri.
Pure il colorato mondo dei “piccoli” si prepara, dunque, a partecipare alla grande manifestazione organizzata a Corigliano dal Comune, che vedrà, nella mattinata di sabato 28 marzo prossimo, in prima fila, i rappresentanti i Comuni dell’arco costiero e del resto della Sibaritide, di partiti politici di vario colore, d’associazioni, movimenti, e – si spera – di migliaia di cittadini del comprensorio.

