Banda in azione di notte, ma qualcuno vede e chiama il 112. Uno viene preso e almeno altri due fuggono: forse un furto “su commissione”…
Clamoroso e rocambolesco tentativo di furto, durante la notte tra lunedì e ieri, presso l’edificio scolastico dell’Istituto comprensivo statale “Vincenzo Tieri” di Corigliano Calabro ubicato nella popolosa frazione Scalo.
Un gruppo ben organizzato di ladri ha scassinato un infisso e v’è penetrato all’interno con un chiaro, mirato e ovviamente ben preventivato intento. Vale a dire quello di sottrarre alla scuola alcune costose dotazioni d’attrezzature didattiche. In particolare una serie di “Lim” – le lavagne interattive multimediali – e gli annessi proiettori.
Doveva essere un furto da “specialisti”. Già, perché se si considerano le grandi dimensioni di tali strumentazioni, soltanto degli interessatissimi ricettatori potevano cercare di metterlo a segno. La banda ha inoltre “puntato” ad un laboratorio informatico dell’istituto scolastico, in cui insistono ben dodici personal computer in altrettante postazioni appositamente attrezzate.
L’accaduto, stavolta, presenta “contorni” alquanto differenti rispetto ai numerosi altri furti registratisi nei mesi scorsi e nelle ultime settimane, sempre nottetempo, nei vari istituti scolastici cittadini. E lascia supporre che, questa volta, possa essersi trattato d’un furto “su commissione” ordinato alla banda che “all’uopo” s’era ben ingegnata.
Ma qualche occhio “indiscreto” probabilmente ha notato strani “movimenti” nei pressi delle “storiche” scuole medie dello Scalo e ne ha avvertito i carabinieri componendo il 112. Il furto è stato dunque mandato a carte quarantotto dai militi del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia cittadina, prontamente giunti per una perlustrazione sul posto non appena ricevuta la segnalazione dalla Centrale.
Gli uomini del capitano Francesco Barone hanno colto in flagranza un 22enne incensurato, Michele Mastroiorio, il quale “armeggiava” nell’abitacolo d’una autovettura proprio coi computer prelevati poco prima dal laboratorio informatico della scuola.
Ciò mentre almeno due suoi complici riuscivano a fuggire dall’istituto dove stavano asportando le “Lim” e a far perdere subito le loro tracce. Ora li stanno cercando. Michele Mastroiorio, frattanto, è stato rimesso in libertà su ordine della Procura…