Una corretta gestione dei rifiuti non prevede l’inceneritore.
ROSSANO – Sono giorni che, assistendo all’importante dibattito intorno alla centrale Enel di Rossano, viene tirata in ballo la discarica di Bucita, in particolar modo dall’amministrazione comunale, come esempio di attenzione e difesa ambientale.
Siamo purtroppo costretti ad intervenire, per semplice amore per la verità, smentendo categoricamente queste affermazioni, e lo faremo dati alla mano.
Il sito di Bucita è stato oggetto di una fortissima denuncia da parte della società civile del territorio che ha denunciato il 27 Agosto 2014 la presenza di 60 mila metri cubi di rifiuti non autorizzati proprio nella discarica di Rossano. Si tratta di una scoperta sconcertante che potrebbe essere drammaticamente correlata all’anomala presenza di gravi patologie lungo il territorio della sibaritide, ovviamente insieme ad altri fattori.
Come comitato ci siamo subito interessati del problema ed abbiamo provato in tutti i modi a coinvolgere le istituzioni, a partire dall’amministrazione comunale, con continue richieste di intervento, di incontro, di atti istituzionali e di pressione politica nei confronti degli altri livelli di competenza.
L’amministrazione comunale ha deciso di incontrarci dopo due mesi, ed alla presenza del Sindaco, dell’allora assessore all’ambiente e dei tecnici degli uffici competenti, anche in quella sede abbiamo chiesto con perentoria urgenza degli atti istituzionali finalizzati alla immediata messa in sicurezza del sito.
Passati ormai 8 mesi, non è stato preso alcun provvedimento al riguardo, non è stata presa alcuna posizione, non è stata detta una sola parola, non è stato neanche convocato il consiglio comunale sul tema come formalmente richiesto nel Dicembre 2014, con tanto di inequivocabili documenti allegati che certificano la presenza di uno smaltimento abusivo sul nostro territorio.
Questo è il comportamento irresponsabile ed ingiustificabile dell’Amminstrazione comunale di Rossano che ha costretto, ancora una volta, dei privati cittadini ad assumersi la responsabilità di sporgere querela per disastro ambientale, truffa ai danni dello stato, avvelenamento e traffico illegale di rifiuti.
Abbiamo sperato ed aspettato che tale atteggiamento cambiasse con la nomina di un nuovo assessore all’ambiente ma, ad oggi, registriamo la più totale continuità con questo inammissibile silenzio. Come comitato cittadino riteniamo che la collaborazione con le istituzioni sia fondamentale per ottenere dei risultati per i cittadini, pertanto teniamo sempre la porta aperta e siamo ampiamente disponibili a riaprire il confronto, ma non permettiamo che si dicano delle frottole su un argomento, quello della discarica di Bucita, che al contrario registra la più totale immobilità istituzionale, su tutti i livelli, da quello locale a quello governativo.
Infine ci dichiariamo contrari a qualsiasi ipotesi di conversione della centrale per l’incenerimento di rifiuti non solo per una questione prettamente sanitaria, ma anche perché l’incenerimento è una pratica scorretta per la gestione dei rifiuti, che in primis è inapplicabile in Calabria per l’assenza di impianti di trattamento e per la quantità di rifiuti prodotti, ed in secondo luogo perché non risolverebbe minimamente il problema delle discariche che si vedrebbero inondate non più di rifiuti non pericolosi, ma, bensì, di rifiuti pericolosi, cioè dei residui della combustione. È bene che i cittadini sappiano che un altro inceneritore in Calabria presuppone l’importazione di rifiuti da altre regioni (come già avviene per quello di Gioia Tauro), l’aumento del trasporto di rifiuti su gomma e la nascita di numerose discariche di rifiuti pericolosi.
Come ormai hanno capito anche i bambini una corretta gestione dei rifiuti prevede il riuso ed il riutilizzo dei prodotti che, come dimostrato in molti posti del mondo, arriverebbe a far accantonare in discarica appena il 5% dei materiali e per altro inerti, quindi innocui per l’ambiente. Non solo: queste gestioni hanno dato vita ad una fiorente economia industriale con la creazione di centinaia e centinaia di posti di lavoro in più, oltre che aver tutelato la salute dei cittadini.
Chi va in altre direzioni, evidentemente, a partire dal Governo, difende interessi diversi da quelli delle nostre comunità ed intende impedire la creazione di economie virtuose, prolifiche e sostenibili.
Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio