Già approvato il progetto di riqualificazione ma la Regione non sblocca i fondi previsti
Il parco di Cassano Jonio intitolato a Roberta Lanzino, la giovane cosentina violentata e uccisa nel 1988, è alla base d’un progetto di riqualificazione che mira a riportarlo ai “fasti” d’un tempo e, nel contempo, per diffondere tra i cittadini la cultura della legalità.
La giunta comunale retta dal sindaco Gianni Papasso ha infatti approvato un progetto che dovrebbe rivalorizzare l’intera area. All’interno del parco è prevista la realizzazione d’una struttura che ospiterà la “Casa della legalità”, con osservatori sulla criminalità, reati ambientali e trasparenza e correttezza dell’amministrazione pubblica, con servizi destinati a scuole ed associazioni. Il progetto impegnerà una spesa complessiva di 300mila euro, che ricadrà sui Fondi Por “Legalità e sicurezza in Calabria”.
Sicurezza, sviluppo e legalità sono i tre pilastri su cui poggia il programma finanziato coi fondi strutturali europei e teso a contrastare i fenomeni d’illegalità e d’esclusione sociale nei territori a “rischio” ed a veicolare “immagini” positive alle nuove generazioni. L’opera di riqualificazione del parco si propone di conservare, rispettare e migliorare l’intera area, molto vasta, che purtroppo nel tempo è stata abbandonata e lasciata al completo degrado ambientale. L’insufficiente manutenzione e i numerosi atti vandalici l’hanno resa negli anni ricovero per cani e gatti randagi e ricettacolo di spazzatura d’ogni genere.
Correvano gli anni Ottanta quando il parco fu realizzato: nacque come un piccolo “smeraldo” incastonato nel centro urbano di Cassano. Divenne ben presto meta preferita di grandi e piccini. Pian piano iniziò ad essere trascurato, le erbacce invasero gli spazi, i pesci rossi delle fontane sparirono e gli uccelli delle voliere seguirono la stessa sorte. Ultimamente “visitato” soltanto da proprietari di cani per i bisogni di questi ultimi.
Il progetto è momentaneamente fermo, in attesa che la Regione sblocchi i fondi destinati alla realizzazione. E si spera lo faccia a breve. Cassano è ricca di “tesori dimenticati”, ignorati, abbandonati ed avvolti dalla patina infamante della microcriminalità. Tema “caldo” che ultimamente sembra aver preso di mira il territorio. Cassano ha bisogno di mostrare la sua voglia di riscatto.