Frane e smottamenti su tutto il territorio comunale: chiuse le due Provinciali, gravi disagi in molte strade interpoderali. Piove infatti sul bagnato e tutto il sistema viario, già provato dalle piogge torrenziali dei giorni scorsi, è andato in crisi. Si è interrotto il collegamento con la Basilicata e diverse frazioni rurali sono rimaste completamente isolate. Colpite in particolare la Provinciale 156 di Serra Salice che ha interrotto il collegamento con la Basilicata ed ha isolato la contrada densamente popolata di Santa Maria e la Provinciale 149 che da Oriolo conduce a Nocara e Montegiordano che è franata in diversi punti interrompendo il collegamento tra i paesi dell’interno. La Provincia, al fine di evitare rischi alla circolazione, ha chiuso con un’Ordinanza la Provinciale 156 ma ha finito per danneggiare diverse aziende agricole che hanno difficoltà a muoversi ed a foraggiare gli animali. C’è quindi preoccupazione e rabbia da parte di quelle famiglie che protestano vivacemente perché si sentono abbandonate. Per la verità sia la Provincia, che il Comune si sono attivati in tutti i modi presenziando in massa le zone colpite e cercando di pianificare, con la collaborazione dei Volontari del COC (la Protezione Civile comunale), i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale dello Stato, la Misericordia… gli interventi più urgenti. Nella giornata di ieri si sono registrati convulsi incontri tra i tecnici della Provincia (Corrado e Basta) e gli amministratori (Diego, Pugliese, Brancaccio, Acciardi…), tutti sul posto per coordinare gli interventi e tranquillizzare le popolazioni. Ma la situazione non è diversa sulle strade interpoderali che conducono nelle campagne molte delle quali sono ancora abitate. Le contrade più colpite risultano Careto, Marduio, Scalapitta, Sparto, ma tutto il territorio comunale è in ginocchio, tanto che il comune ha chiesto interventi e risorse urgenti alla Provincia ed alla Regione, nella speranza che, cessato il maltempo, non ci si dimentichi di sanare i guasti vecchi e nuovi causati dal grave dissesto idrogeologico.
Pino La Rocca